sábado, 2 de abril de 2011

Aosta città più cara, Siena più conveniente


Una foto di archivio del palio di Siena

Roma - E' Aosta la citta' piu' cara d'Italia, dove il carrello della spesa arriva a costare fino a 800 euro in piu' l'anno. Secondo un'indagine condotta dal Codacons, insieme al sito specializzato www.spesafacile.com, il capoluogo valdostano batte infatti tutte le altre 109 province italiane, arrivando a costare ben il 28% in piu' rispetto alla provincia piu' economica, Siena.

Lo studio ha preso in esame un paniere composto da 28 beni, rappresentativi della spesa settimanale tipo di una famiglia media. Nel carrello sono stati inseriti quindi generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio. Il risultato indica Siena al vertice della classifica del risparmio.

Quasi inaspettatamente infatti nella provincia toscana per acquistare il paniere di beni individuato, si spende meno in assoluto: 49,83 euro. La provincia piu' cara invece proprio Aosta dove, per i medesimi prodotti, si spendono 63,83 euro, ossia 14 euro netti in piu' di Siena (+28%). Tra le citta' piu' economiche figurano molte citta' del Sud: al secondo posto si piazza infatti Vibo Valentia (50,29 euro) e al terzo Potenza (50,98 euro). Al contrario tra le piu' care sono soprattutto citta' del Nord. Il Codacons evidenzia proprio che tra le citta' meno convenienti vi siano ben tre province della Lombardia (Lecco, Varese e Sondrio) e tre del Piemonte (Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola).

Guardando ai prodotti inseriti nella lista della spesa, alcuni registrano prezzi estremamente diversificati a seconda della citta': ad esempio il riso (1 kg) lo si puo' trovare a 1,50 euro a Potenza e a 4,84 euro a Nuoro, con una differenza che arriva al 220%; il tonno in scatola (confezione da 3 x 80 gr) passa da 1,80 euro di Siena a 4,49 euro di Aosta (+149%); 12 rotoli di Carta igienica costano invece 6,98 euro nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola e 3,35 euro a Isernia (differenza del 108%). ''Le differenze esistenti tra le varie citta' d'Italia sotto il profilo dei prezzi al consumo, incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul loro potere d'acquisto - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Basti pensare che, facendo una spesa completa (non solo i 28 beni dello studio) nella citta' piu' conveniente, a fine anno si avra' un risparmio pari a circa 800 euro a famiglia rispetto alla citta' piu' costosa''.

http://www.ansa.it/

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