sexta-feira, 13 de janeiro de 2012

Italia 150: a Trieste la mostra su milite ignoto

Pordenone. Arrivo del treno il 29 ottobre 1921

Fa tappa da sabato 14 gennaio a Trieste la mostra dedicata al Milite Ignoto, ospitata nella Sala delle Colonne del Palazzo della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, in piazza Unità d'Italia. Dopo la tappa romana, dove il materiale è stato esposto al museo del Vittoriano e che in meno di una settimana è stata visitata da più di 50 mila persone, la rassegna resterà aperta a Trieste fino al 26 febbraio. Nel percorso allestito dalla società Comunicare Organizzando di Roma è stata riproposta una lettura della Grande Guerra e dell'iniziativa che portò all'individuazione della salma racchiusa dal 1921 a Roma all'interno dell'Altare della Patria.

Da 11 dei fronti dove si consumarono le battaglie più cruente nel Triveneto vennero raccolti altrettanti corpi in bare portate all'interno della basilica di Aquileia. Qui la mamma di uno dei tantissimi dispersi, Maria Bergamas, di Gradisca d'Isonzo, scelse quella che avrebbe dovuto rappresentare tutte le vittime, che fu caricata sul 'Treno della memoria' fino a Roma. Tra i pezzi di pregio, il braciere la cui fiamma si pensa abbia accompagnato il feretro nel viaggio fino a Roma e il Tricolore con lo stemma sabaudo che avvolse la bara durante il tragitto, un elmetto e un fischietto di un militare italiano ritrovato in una delle trincee lungo il Piave. Viene proposto un documentario originale girato in occasione della cerimonia del 1921, custodito dalla Cineteca del Friuli.

Tra le chicche anche settecento delle oltre diecimila cartoline che l'allora Ministero per la Guerra fece stampare e vendere al prezzo di una lira allo scopo di raccogliere fondi da destinare alle famiglie che non videro più rientrare figli e mariti dal conflitto. Come ha ricordato l'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, nel corso della vernice di presentazione, "é proprio attraverso anche la Grande Guerra che oggi siamo riusciti a ottenere l'unità d'Italia, di cui nel 2011 sono stati ricordati i 150 anni e dalla quale è emerso poi quel federalismo che contraddistingue ora il nostro tempo".

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