ROMA - Il numero di casalinghe tra i 15 e i 64 anni resta alto, pari nel 2011 a 4 milioni 879 mila, anche se negli ultimi anni un calo c'e' stato, -5,9% rispetto al 2004 (primo anno delle serie storiche omogenee). Intanto si affacciano i casalinghi, circa 63 mila, pur se in quota marginale. E' quanto emerge dai dati Istat nella rilevazione sulle forze di lavoro.
Ben il 49,6% delle casalinghe si trova nel Mezzogiorno (2 milioni 419 mila), dove, d'altra parte, il fenomeno, invece, che diminuire va ad aumentare in confronto al 2004. Il calo più consistente, infatti, si è concentrato nel Nord. Nel complesso in Italia c'é ancora un esercito di casalinghe (in 7 anni la riduzione è stata solo di 304 mila unità). Sempre considerando la fascia d'età che va tra i 15 e i 64 anni, ovvero l'età lavorativa, le casalinghe rappresentano circa la metà delle inattive, vale a dire le donne né occupate né disoccupate (4 milioni 879 mila su 9 milioni 656 mila). Se, invece, si considera il totale delle donne casalinghe in Italia con più di 15 anni il numero complessivo, ovviamente, sale e arriva a quota 7 milioni 806 mila (85 mila gli uomini). Anche in questo caso una tendenza al calo delle casalinghe negli anni si è osservata, ma sempre con un'intensità molto lieve.
Le casalinghe in Italia sono anche donne giovani, under 35. I dati dell'Istat sugli inattivi nel 2011 rilevano come il fenomeno interessi tuttora nel paese 796 mila persone tra i 15 e i 34 anni, soprattutto, come è noto, donne (780 mila). Insomma, il fenomeno resta ben presente anche tra i giovani. Una tendenza alla riduzione si può osservare ma ha ritmi lenti,: in sette anni tra gli under 35 si sono perse solo 47 mila unità.
Ecco come si dividono per fasce d'età le casalinghe e i casalinghi in Italia. La tabella che segue riporta per diversi segmenti d'età il loro numero, espresso in migliaia, con riferimento ai dati Istat.
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