La passione del fotografo, 2010
Sara'
inaugurata a Lugano il 9 maggio al Photographica FineArt l’esposizione
personale del fotografo svizzero Pierre Pellegrini. Le immagini del
progetto sono il risultato di diversi anni di lavoro e sperimentazione
nel campo della fotografia a lunga esposizione.
In questo progetto lo scorrere del tempo viene immortalato,
convogliato e racchiuso in una sola, singola, immagine. “Mentre assaporo
quel momento e la macchina registra, l'immagine che ne scaturisce
risulta sempre un’inaspettata sorpresa. Con l'esperienza è possibile
immaginarsi come apparirà, ma sarà impossibile prevederne il risultato
finale. Non ci sono regole precise, le variabili possono essere
imprevedibili”.
E’ luogo comune immaginare la fotografia come riproduzione fedele
della realtà, nello stesso tempo però attraverso di lei la realtà viene
in parte trasformata. Quanto è vero che alcuni elementi vengono
riprodotti così come sono, è altresì vero che altri - come per esempio
quelli che hanno la capacità di passare da uno stato fisico all’altro
come l’acqua e le nuvole - appaiono in una veste nuova, distaccandosi
dalla realtà visiva. A dipendenza della direzione e della forza del
vento, dei cambiamenti di luce, i disegni che troviamo impressi
sull'immagine non saranno mai come li vediamo con i nostri occhi o come
ce li immaginiamo. Le condizioni atmosferiche di quel momento,
passeggero e quindi unico, sono trasformate attraverso la fotografia in
un fenomeno magico ed evocativo, quasi come se la realtà nel tempo fosse
invisibile ai nostri occhi. E allora bisogna imparare a guardare con il
cuore, con le emozioni.
Un mondo diverso dove la dinamicità del cielo viene ancor più
enfatizzata in contrapposizione con il moto perpetuo dell’acqua che è
invece congelato e “stirato” come un vestito di seta. La tecnica
utilizzata da Pellegrini impone ritmi diversi nei quali il fattore tempo
diventa l’elemento essenziale. Ci si prende del tempo per la
composizione; inoltre, nel tempo che intercorre tra uno scatto e l’altro
si ha il momento per vivere e assaporare l’atmosfera di quell’istante,
di pensare alle cose più profonde e nel contempo studiare la prossima
inquadratura. Da qui prende forma il nome del suo progetto “Pensieri nel
tempo”, un modo per evadere dalla realtà e mostrare un mondo che ai
nostri occhi sarebbe impossibile vedere.
www.ansa.it
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