Il governo ha intenzione di introdurre la tassa patrimoniale in Italia, ma non nottetempo e senza rischiare di allontanare i capitali. Così Mario Monti ai giornalisti che lo hanno intervistato al all'Italy Summit organizzato dal Financial Times a Milano. L'apertura del premier italiano alla "tassa anti-ricchi" segue mosse simili da parte del presidente francese François Hollande e del presidente americano Barack Obama.

Quanto all'ipotesi di un governo Monti-bis, il premier ha commentato dicendo che è uno scenario che a lui, personalmente, non piacerebbe. "Le piacerebbe restare premier?". "No". Rispondendo ad alcune domande, il premier italiano ha così replicato a chi gli chiedeva se sia possibile che rimanga alla presidenza anche del prossimo governo: "Vedo che molte persone questo scenario riescono ad immaginarlo. Ad alcuni questo panorama piace, ad altri non piace". Alla domanda se a lui piacerebbe rimanere premier ha replicato, appunto, con un netto "no".

Monti ha anche parlato della tassa patrimoniale, affermando che il governo intende introdurla nel Paese, ma non dall'oggi dal domani. Il governo vuole la patrimoniale - ha detto - ma la tassa "non verrà introdotta nottetempo" e non dovrà "incentivare" l'allontanamento dei capitali.

"Non vogliamo allontanare gli investitori con una tassa non equa", ha precisato Monti, ricordando che in passato il governo, nello studiare l'ipotesi di una patrimoniale, aveva trovato delle "difficoltà" dal momento che "in Italia non erano disponibili tutte le informazioni sulla proprietà dei beni".

"Vorrei anche sdrammatizzare - ha proseguito il premier - la questione della tassa patrimoniale, che esiste in alcuni paesi estremamente capitalisti". Sull'utilizzo di questo tipo di tassazione, Monti ha precisato che "molto dipenderà da come funzionerà e da come sarà usata".

Sì, vogliamo introdurre una tassa generalizzata sul patrimonio - ha proseguito monti - ma non avendo gli strumenti non vorremmo incentivare un allontanamento dei capitali con un tassa non oculata". "Il mio approccio è abbastanza laico - ha concluso - molto dipenderà da come funzionerà e da come verrà utilizzata".

"Le misure e gli interventi contro la corruzione fanno pensare a una guerra, e in realtà lo è. Non possiamo avere una società civile senza un abbattimento dell'evasione fiscale. Lo stesso vale per la lotta alla corruzione".

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