Bersani, Berlusconi, Grillo, e lo spread
Il M5S risulta il primo partito in Italia, con il 25,6%, superando il Pd a quota 25,52%.
BERLUSCONI, NON CREDO UTILE NUOVO VOTO - "Non credo sia utile in questa situazione": così Silvio Berlusconi a 'La telefonata' su Canale 5, risponde se ritenga alle viste un ritorno alle urne. Il leader del Pdl rileva: "non ci sono programmi su cui si è discusso in campagna elettorale a parte quello del Pdl. Degli altri non ricordo alcuna idea se non la contrapposizione verso partiti e persone".
"Smettiamola con lo spread. Lasciamolo stare". Per il leader del Pdl le elezioni non influenzano i mercati. "No assolutamente. I mercati vanno per la loro strada. Sono indipendenti e anche un po' matti", rileva.
"Ora tutti riflettano su cosa si può fare di utile per l'Italia; e la riflessione prenderà qualche tempo". "Qualche risultato positivo si è avuto: non entrano in Parlamento personaggi come Fini, Ingroia e Di Pietro, giustizialisti di cui nessuno sentirà la mancanza".
CARD.BAGNASCO, SERIO MESSAGGIO PER POLITICI - La situazione determinatasi con il risultato elettorale "certamente è un grande, serio messaggio per il mondo della politica, su cui bisognerà che i responsabili, quindi gli interessati più diretti, riflettano seriamente". Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, sul voto.
BERLUSCONI, NON CREDO UTILE NUOVO VOTO - "Non credo sia utile in questa situazione": così Silvio Berlusconi a 'La telefonata' su Canale 5, risponde se ritenga alle viste un ritorno alle urne. Il leader del Pdl rileva: "non ci sono programmi su cui si è discusso in campagna elettorale a parte quello del Pdl. Degli altri non ricordo alcuna idea se non la contrapposizione verso partiti e persone".
"Smettiamola con lo spread. Lasciamolo stare". Per il leader del Pdl le elezioni non influenzano i mercati. "No assolutamente. I mercati vanno per la loro strada. Sono indipendenti e anche un po' matti", rileva.
"Ora tutti riflettano su cosa si può fare di utile per l'Italia; e la riflessione prenderà qualche tempo". "Qualche risultato positivo si è avuto: non entrano in Parlamento personaggi come Fini, Ingroia e Di Pietro, giustizialisti di cui nessuno sentirà la mancanza".
CARD.BAGNASCO, SERIO MESSAGGIO PER POLITICI - La situazione determinatasi con il risultato elettorale "certamente è un grande, serio messaggio per il mondo della politica, su cui bisognerà che i responsabili, quindi gli interessati più diretti, riflettano seriamente". Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, sul voto.
SENATO: CON TRENTINO C.SINISTRA A QUOTA 119, C.DESTRA 117 -
Con il senatore del Pdl-Lega nord eletto in Trentino la coalizione di
centrodestra sale a 117 seggi a Palazzo madama, mentre lo schieramento
di centrosinistra si assesta a quota 119, con i sei senatori che hanno
corso in coalizione con il Pd o che gravitano in quell'area. Il senatore
eletto in valle d'Aosta, invece, è un autonomista che si propone di
essere equidistante dai poli. 54 i seggi al Movimento 5 Stelle e 18
alla lista Con Monti per l'Italia. Per completare lo schieramento del
Senato mancano i sei parlamentari eletti all'estero.
CAMERA: 340 SEGGI CS, 124 CD, 108 GRILLO, 45 MONTI - Dei 617
seggi alla Camera finora attribuiti su 630, 340 sono andati alla
coalizione di centrosinistra, grazie al premio di maggioranza; 124 al
centrodestra; 108 al Movimento 5 stelle e 45 alla coalizione di Monti.
In particolare, per quanto riguarda la coalizione guidata da Bersani,
al Pd sono stati assegnati 292 seggi, 37 a Sel, 6 al Centro
democratico, 5 a Svp. Sul versante del centrodestra, 97 seggi sono
andati al Popolo della Libertà, 18 alla Lega Nord e 9 a Fratelli
d'Italia. Al centro, invece, 37 seggi sono stati assegnati alla Lista
civica con Monti per l'Italia, 8 all'Udc e nessuno a Fli.
Il terzo partito alla Camera è il Pdl con 7 milioni 332.121 voti
(21,56%), seguito da Scelta civica con Monti (2 milioni 823.814 voti,
pari all'8,30%), Lega Nord (un milione 390.156 voti, il 4,08%), Sel (un
milione 90.802 voti, il 3,20%), Rivoluzione civile (765.054, il 2,24%),
Fratelli d'Italia (666.001, l'1,95%), Udc (608.292 voti, l'1,78%). Tra
gli altri partiti, Fli si è fermato allo 0,46%, con 159.454 voti; Fare,
il movimento di Giannino, ha avuto 380.937 voti, pari all'1,12%; la
Destra di Storace 220.312 voti (0,64%) e il Grande
sud-Mpa 148.570
(0,43%).
CAMERA: IL CENTROSINISTRA VINCE PER 124MILA VOTI - Quando
mancano solo 5 sezioni su 61.446 per completare lo scrutinio dei voti
per la Camera (4 del Lazio e una della Calabria) il centrosinistra si
aggiudica il premio di maggioranza del 55%, pari a 340 seggi a
Montecitorio, per poco più di 124mila voti, per ad un margine dello
0,36%.
A cinque sezioni dalla fine dello scrutinio per la Camera, la
coalizione di centrosinistra ha ottenuto 10 milioni 46mila voti, pari al
29,54%, contro i 9 milioni 922mila del centrodestra (29,18%). Al
Movimento 5 Stelle sono andati 8 milioni 687mila voti (25.55%), lo 0,14%
in più del solo Pd che dunque è il secondo partito di Montecitorio per
uno scarto di circa 46mila voti. La coalizione di Monti ha ottenuto
invece 3 milioni 591mila voti, pari al 10,56%.
CAMERA: OLTRE 1,2 MILIONI DI SCHEDE BIANCHE E NULLE - Alla
Camera sono state oltre un milione 260 mila le schede bianche o nulle,
mentre al Senato circa un milione e 100.000. In particolare, secondo i
dati del Viminale, alla Camera le schede bianche sono state 395.286
(1,12% del totale) e quelle nulle 871.780 (2,47%), mentre 1.951 le
schede contestate e non assegnate. Al Senato, invece, le schede bianche
sono state 369.301 (1,16%), quelle nulle 762.534 (2,40%) e le schede
contestate e non assegnate 1.970
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