Si è conclusa la
spedizione italiana in Antartide 2012-2013: gli ultimi componenti della
missione hanno lasciato la stazione Mario Zucchelli a Baia Terra Nova,
mentre 15 fra ricercatori e tecnici italiani e francesi si fermano per
trascorrere l'inverno antartico nella base italo-francese Concordia, sul
plateau.
Il bilancio della campagna appena conclusa è positivo, con circa 50 progetti scientifici condotti da oltre 100 ricercatori. Con la partenza dalla stazione Zucchelli degli ultimi 12 componenti della spedizione italiana, si conclude la 28/ma missione realizzata nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), sotto l'egida del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'organizzazione logistica è stata curata dall'Enea, mentre le attività scientifiche sono state coordinate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Conclusa la campagna estiva, prende ora il via la nona campagna invernale, che si concluderà nel prossimo novembre. La base Concordia si trova sul plateau antartico a 3.200 metri di altitudine e rimarrà in completo isolamento fino al prossimo novembre.
Nonostante le basse temperature, che possono raggiunfere meno 80 gradi, i ricercatori dovranno lavorare spesso all'esterno per proseguire gli studi di glaciologia, chimica e fisica dell'atmosfera, astrofisica, astronomia e geofisica.
Il bilancio della campagna appena conclusa è positivo, con circa 50 progetti scientifici condotti da oltre 100 ricercatori. Con la partenza dalla stazione Zucchelli degli ultimi 12 componenti della spedizione italiana, si conclude la 28/ma missione realizzata nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), sotto l'egida del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'organizzazione logistica è stata curata dall'Enea, mentre le attività scientifiche sono state coordinate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Conclusa la campagna estiva, prende ora il via la nona campagna invernale, che si concluderà nel prossimo novembre. La base Concordia si trova sul plateau antartico a 3.200 metri di altitudine e rimarrà in completo isolamento fino al prossimo novembre.
Nonostante le basse temperature, che possono raggiunfere meno 80 gradi, i ricercatori dovranno lavorare spesso all'esterno per proseguire gli studi di glaciologia, chimica e fisica dell'atmosfera, astrofisica, astronomia e geofisica.
Nell'ambito di alcuni progetti condotti in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), proseguiranno anche i test per studiare dell'adattamento dell'uomo in un ambiente estremo e in condizioni di isolamento.
www.ansa.it
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