Arriva marzo. Voglia di primavera, fiori e
profumi. Mimose per festeggiare le donne. Ecco allora, sfidando i luoghi
comuni, una proposta che mette insieme tutti gli ingredienti classici
del mese che chiude l'inverno e apre ai colori.
Il Piatto e la sua ricetta
Un risotto profumato e verde, per ricordare i
prati che si svegliano. Piccoli crostini di pane, tondi e gialli come le
mimose. Una bollicina che rende tutto più dolce, come piace alle
ragazze. Un piatto allegro, originale, forse un po' afrodisiaco, che non
fa mai male. Ecco come prepararlo: partendo dai crostini. Quel che
serve è un po' di pancarrè, da sminuzzare, intingere in un rosso d'uovo
sbattuto non salato (a cui aggiungere una bustina di zafferano),
"appallottolare" con le dita formando palline della dimensione di un
fiore di mimosa.
Far saltare in una padella antiaderente,
leggermente unta con burro o olio, fino a rendere le palline piuttosto
croccanti (ma non abbrustolite!).
Quindi il risotto, come al solito: soffritto con cipolla o scalogno tritati finemente, burro e olio. Poi tostatura e una leggera spruzzata di vino dolce frizzante. Il nostro preferito è il Moscato Fior D'arancio di La Costa, naturalmente disponibile nella cantina di Viniamo.it. Una nota: non abbiate paura di aprire una bottiglia apposta, perchè poi la userete quasi tutta per completare il piatto…
Quindi procedere con la cottura del risotto, aggiungendo via via un brodo leggero (io ci metterei tanto sedano, che sa molto di primavera). A pochi minuti dalla fine aggiungere una manciata di basilico fresco tritato e una spruzzata di limone e un pizzico di pepe. Correggete di sale, se serve.
E per finire, il tocco magico: togliete il risotto dal fuoco e divertitevi a inondarlo con il moscato: non versandoglielo dentro direttamente, ma facendolo uscire dalla bottiglia come schiuma.
Avete presente come fanno
i piloti di Formula Uno? Quando quasi tutto lo spumante è uscito dalla
bottiglia, mescolate delicatamente, versate sopra i crostini gialli e
assaggiate. E poi, vi prego, tornate a dirci quanto era buono!
L'accompagnamento ideale
Il risotto risulterà certamente saporito, fresco
e con un fondo dolce dato dal moscato. Quindi ci accompagniamo un
bianco, non troppo secco. E già che siamo in tema di festa della donna,
scegliamo un vino che –statisticamente- piace molto alle donne: la
malvasia.
Quella che scegliamo è quella istriana di Vie di Romans,
che ha un nome difficile ("Dis Cumieris") ma che nel bicchiere diventa
semplice, naturale, perfetta. Anche il colore accompagna bene il nostro
risotto: alla vista è giallo paglierino, con screziature verdognole.
E anche senza essere esperti è facile sentirne i profumi: albicocche
mature, miele, gelsomino e fiori di garofano. In bocca è asciutto,
rotondo, armonico, con un delizioso retrogusto fruttato che fa tanto
primavera.
www.ansa.it/terraegusto
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