Forze dell'ordine e vigili del fuoco al lavoro per il recupero delle vittime
ROMA
- E' pesantissimo il bilancio dello schianto di un bus di amici in gita
precipitato da un viadotto dell'A16 a Monteforte Irpino: quello dato
dal prefetto di Avellino, Umberto Guidato, è di 38 morti (ma le vittime
sarebbero 39, invece, per il ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Maurizio Lupi) e 10 feriti, tra cui 6 bambini, alcuni in condizioni
molto gravi. Non ci sarebbero dunque dispersi. A questi vanno aggiunti
14 feriti lievi tra gli occupanti di sei auto urtate dal bus prima di
finire nella scarpata. Quello che resta da chiarire é la dinamica
dell'incidente: per alcuni testimoni il bus avrebbe sterzato per evitare
auto incolonnate nei pressi di un cantiere, per altri sarebbe scoppiata
una gomma. Ma la Polstrada precisa che sul luogo dello schianto non ci
sono segni di frenata: il mezzo secondo una prima ricostruzione si e'
trascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail
finendo nella scarpata.
La procura di Avellino ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo
plurimo e l'indagine sarà "a tutto campo": gli accertamenti giudiziari
saranno finalizzati a far luce non solo su eventuali responsabilità
dell'autista, che è morto nell'incidente e sul corpo del quale sarà
eseguita l'autopsia in giornata per stabilire se é stato vittima di un
malore, ma anche sulle condizioni tecniche del pullman che aveva
superato la revisione annuale a marzo scorso come annunciato dal
ministro Lupi alla trasmissione 'Start' su Rai RadioUno. Inoltre, sarà
verificato il corretto segnalamento dei cantieri autostradali presenti
nella zona. L'inchiesta potrà poi riguardare anche la qualità tecnica
della barriera di protezione che è stata abbattuta dall'autobus. Intanto
i rottami del bus sono stati rimossi e trasferiti in un Centro
demolizione.
Le bare delle vittime sono state allineate nella scuola di Monteforte
Irpino, dove é già cominciato lo strazio del riconoscimento da parte
dei parenti. Erano tutti amici con la passione delle gite. Ad
organizzarla, "come sempre", raccontano i parenti, era stato Luciano
Caiazzo, salumiere di Pozzuoli (Napoli) che, neanche un mese fa, aveva
compiuto 40 anni e che è fra le vittime dell'incidente. "Gli avevamo
organizzato una festa a sorpresa - racconta Anna Caiazzo, che lavorava
con lui - era la sua passione organizzare gite. Fra dieci giorni
dovevamo partire per la Croazia, tutti insieme, come sempre". "E' un
giorno triste, non ci sono parole", ha detto il presidente del Consiglio
dei Ministri Enrico Letta commentando lo schianto di Monteforte Irpino.
Letta, in missione in Grecia, in segno di lutto ha annullato una visita
privata prevista per oggi all'Acropoli di Atene. Cordoglio é stato
espresso anche dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, "ci
inchiniamo alle vittime", e dal ministro per la pubblica amministrazione
Giampiero D'Alia che ha sottolineato come sia necessario "accertare la
verità". Cordoglio anche dal ministro della Difesa, Mario Mauro.
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