di Elisabetta Stefanelli
La mora, la bionda e la rossa. L'Italia, la Francia e l'America. La
carnalità mediterranea, la sensualità snob d'oltralpe, la simpatia
diretta di chi non abbandona mai i capelli corti. Sono Sophia Loren,
Brigitte Bardot e Shirley McLane, tre star assolute, tre bellezze
ineguagliabili, ma anche tre donne diversissime che oltre alla forza del
carattere hanno in comune il fatto di essere entrate nel mito del
cinema. Hanno in comune anche l'anno di nascita: il 1934. Ed è per
questo che per tutte e tre il passaggio del 2014 significa qualcosa di
importante: compiere 80 anni. Per la Sophia nazionale le 80
candeline arrivano il 20 settembre, per BB appena pochi giorni dopo, il
28 settembre; mentre Shirley li compie il 24 aprile essendo la più
''anziana''.
La Loren ha voluto chiudere il cerchio dell'ottantesimo anno tornando
questa estate a girare a Napoli, in dialetto napoletano ma per il
figlio Edoardo perchè la grande attrice oramai sembra essere interessata
soprattutto alla sue vicende familiari. Così è tornata davanti alla
macchina da presa per La voce umana, liberamente tratto da Erri De Luca
dalla piece di Jean Cocteau, un corto di 25 minuti, ambientato a Roma,
Napoli e Ostia, con la regia di Edoardo Ponti che appunto si vedrà nel
2014. Insomma mamma Sophia nella vita come sullo schermo non ha mai
finto sentimenti che non aveva, sentimenti di una intensità comica e
drammatica che poche altre attrici hanno saputo toccare. Regalando,
inutile dirlo, immagini femminili straordinarie: dalla pizzaiola Sofia
in L'oro di Napoli, all'esplosiva rosso vestita ballerina di mambo di
Pane, amore e..., alla straziante Cesira de La ciociara, alle tre donne
di Ieri, oggi e domani; alla straordinaria Antonietta di Una giornata
particolare. Solo per citarne qualcuna. Ha incarnato tutte le sfumature
più intense della donna del sud Europa, così come invece Brigitte Bardot
ha interpretato le caratteristiche altrettanto forti del fascino
biondo, controcorrente, sbarazzino e anticonvenzionale. Un pò Sorrento
contro Saint Tropez. Icone sexy insomma, ma sempre con una
straordinaria intelligenza, una testa pensante che le ha portate a
girovagare liberamente dal cinema di cassetta a quello impegnato. E che
alla 'pasionaria' Bardot ha portato anche ad una scelta radicale come
quella di lasciare carriera e ribalta alla soglia dei 40 anni, nel 1974.
Da allora BB piuttosto che lanciare mode glamour - dalle ballerine al
bikini - le sue battaglie le ha fatte in favore dei diritti civili e
degli animali, trasformando in una specie di idilliaco zoo la villa in
Costa Azzurra e abbracciando la dieta vegetariana, senza mai nascondere
le simpatie politiche per la destra. Vite e carriere esemplari, come
per la collega Shirley McLane, che ha debuttato addirittura con Alfred
Hitchcock a soli 20 anni ne La congiura degli innocenti, ma che rimane
l'indimenticabile Irma la dolce per Billy Wider, al fianco di un
altrettanto straordinario Jack Lemmon. Il suo Oscar però l'ha
conquistato solo a 50 anni per Voglia di tenerezza, con Debra Winger e
Jack Nicholson. Lei però, con Sophia, ha in comune la tranquillità
nell'affrontare il tempo che avanza, senza voler nascondere le rughe che
mostra anzi con disinvoltura anche nel film che questi giorni è in sala
in Italia, I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stilleralla sue vicende familiari. Così è tornata davanti alla
macchina da presa per La voce umana, liberamente tratto da Erri De Luca
dalla piece di Jean Cocteau, un corto di 25 minuti, ambientato a Roma,
Napoli e Ostia, con la regia di Edoardo Ponti che appunto si vedrà nel
2014. Insomma mamma Sophia nella vita come sullo schermo non ha mai
finto sentimenti che non aveva, sentimenti di una intensità comica e
drammatica che poche altre attrici hanno saputo toccare. Regalando,
inutile dirlo, immagini femminili straordinarie: dalla pizzaiola Sofia
in L'oro di Napoli, all'esplosiva rosso vestita ballerina di mambo di
Pane, amore e..., alla straziante Cesira de La ciociara, alle tre donne
di Ieri, oggi e domani; alla straordinaria Antonietta di Una giornata
particolare. Solo per citarne qualcuna. Ha incarnato tutte le sfumature
più intense della donna del sud Europa, così come invece Brigitte Bardot
ha interpretato le caratteristiche altrettanto forti del fascino
biondo, controcorrente, sbarazzino e anticonvenzionale. Un pò Sorrento
contro Saint Tropez. Icone sexy insomma, ma sempre con una
straordinaria intelligenza, una testa pensante che le ha portate a
girovagare liberamente dal cinema di cassetta a quello impegnato. E che
alla 'pasionaria' Bardot ha portato anche ad una scelta radicale come
quella di lasciare carriera e ribalta alla soglia dei 40 anni, nel 1974.
Da allora BB piuttosto che lanciare mode glamour - dalle ballerine al
bikini - le sue battaglie le ha fatte in favore dei diritti civili e
degli animali, trasformando in una specie di idilliaco zoo la villa in
Costa Azzurra e abbracciando la dieta vegetariana, senza mai nascondere
le simpatie politiche per la destra. Vite e carriere esemplari, come
per la collega Shirley McLane, che ha debuttato addirittura con Alfred
Hitchcock a soli 20 anni ne La congiura degli innocenti, ma che rimane
l'indimenticabile Irma la dolce per Billy Wider, al fianco di un
altrettanto straordinario Jack Lemmon. Il suo Oscar però l'ha
conquistato solo a 50 anni per Voglia di tenerezza, con Debra Winger e
Jack Nicholson. Lei però, con Sophia, ha in comune la tranquillità
nell'affrontare il tempo che avanza, senza voler nascondere le rughe che
mostra anzi con disinvoltura anche nel film che questi giorni è in sala
in Italia, I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller
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