Passeggiata mattutina per Matteo Renzi, che ha raggiunto a
piedi da Palazzo Chigi il Vittoriano per la cerimonia per il 25 Aprile
con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Al cronista che lo ha
seguito per tutto il percorso, il presidente del Consiglio non ha
rilasciato alcuna dichiarazione. Tuttavia, diversi ciclisti e pedoni gli
si sono avvicinati per salutarlo e congratularsi. "Dai, è la volta
buona!", gli ha urlato un ciclista, facendo aprire il premier in un
sorriso.
Siparietto Renzi-commerciante,lavorare non è poco - Siparietto
al volo, lungo via del Corso, a Roma, tra Matteo Renzi e un
commerciante. Il presidente del Consiglio avanza a passo spedito verso
il Vittoriano quando il commerciante dell'unico negozio aperto nel
percorso lo saluta. Il premier risponde: "Come va?", E il commerciante:
"Si lavora...". Al che Renzi si ferma e ribatte: "Lascia fare: non è
poco di questi tempi poter dire che si lavora...".
Napolitano, valori resistenza incancellabili - Nel
suo discorso in occasione del 25 aprile il Capo dello Stato ha
sottolineato che i valori della Resistenza sono incancellabili, al di là
di ogni retorica. "La Resistenza - ha detto Napolitano - l'impegno per
riconquistare all'Italia libertà e indipendenza fu un grande moto civile
ed ideale, ma soprattutto fu un popolo in armi, una mobilitazione
coraggiosa di cittadini giovani e giovanissimi che si ribellavano allo
straniero". Un passaggio anche sulla spending review che riguarderà
anche il comparto della Difesa: le Forze Armate vanno razionalizzate e
riformate per "soddisfare esigenze di rigore", ma sul capitolo delle
spese per la Difesa non bisogna "indulgere a decisioni sommarie che
possono riflettere incomprensioni di fondo" e alimentare "vecchie e
nuove pulsioni antimilitariste". E un pensiero va ai due Marò: "Onore ai
Marò ingiustamente trattenuti lontano dalle loro famiglie e dalla
patria".
"Viva l'Italia libera": è quanto ha scritto il premier Matteo Renzi
in un tweet nella ricorrenza del 69/o anniversario della
Liberazione. "Un grazie - aggiunge Renzi - ai ribelli di allora.
Scorrono i loro nomi: Silvano, Eda, Giorgio, Liliana, Elia e tanti
altri. Viva l'Italia libera #unamattina". Renzi non si è mai fermato, se
non quando si è sentito chiamare "Matteo, Matteo" da una vocina: era
una bimba di Gravina di Puglia, con la sua famiglia a Roma per le
santificazioni dei due Papi. Scatta la foto e riprende il percorso. A
piazza Venezia si è levato un applauso. "Grande Renzi, coraggio!", gli è
stato urlato da dietro le transenne.
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