sábado, 26 de abril de 2014

Immigrazione, emergenza sbarchi senza fine: «Salvati 2 mila migranti»


Una immagine tratta da un video della Guardia Costiera che mostra l’arrivo a Pozzallo di 411 migranti, tra cui 58 donne e 112 minori, di provenienza siriana, pakistana, marocchina, nigeriana e ghanese (Ansa/Guardia Costiera)  
Una immagine tratta da un video della Guardia Costiera che mostra l’arrivo a Pozzallo di 411 migranti, tra cui 58 donne e 112 minori, di provenienza siriana, pakistana, marocchina, nigeriana e ghanese 
(Ansa/Guardia Costiera)
Non si ferma l’emergenza sbarchi in Sicilia. E, nelle ultime ventiquattro ore, sono più di 1.500 i migranti salvati dalle navi della marina militare e della guardia costiera impegnate nel Canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Ma la cifra delle persone da soccorrere continua a salire e, secondo fonti della marina militare, si stima che - entro sabato - saranno trasferiti in Italia complessivamente circa 2 mila migranti. Numeri che mettono a dura prova anche la macchina dei soccorsi, soprattutto sul piano dell’accoglienza con i centri che, sull’isola, sono ormai al limite della capacità ricettiva.
Centri d’accoglienza al collasso
Le buone condizioni meteo hanno fatto aumentare il numero delle imbarcazioni salpate dalle coste del Nord-Africa. Circa mille migranti, 1.066, compreso un ferito, sono stati soccorsi, con l’aiuto di due rimorchiatori civili, dagli uomini della nave San Giorgio che è attesa per sabato mattina ad Augusta, nel Siracusano. Altre 400 persone, 150 delle quali salvate da una motovedetta della guardia costiera, sono state trasportate sul pattugliatore Cassiopea con destinazione Porto Empedocle, nell’Agrigentino. È arrivata, invece, venerdì pomeriggio nella rada del porto di Pozzallo, nel Ragusano, la nave Urania che ha soccorso 395 migranti, molti dei quali provenienti dalla Siria e dai paesi dell’Africa sub sahariana, compresi 12 neonati, 72 minorenni e 61 donne, quattro delle quali incinte. I migranti sono stati portati a riva con un rimorchiatore e una motovedetta della capitaneria di porto per il forte vento che soffiava nella zona. A Pozzallo, per riuscire ad accogliere i nuovi arrivi, si è provveduto a trasferire in altri centri 300 migranti con due voli charter decollati da Comiso.
Crocetta: «Evitare allarmismi»
Grandi numeri e difficoltà nella registrazione degli arrivi: alcuni migranti rifiutano di farsi identificare. Il problema è ancora più pressante per i minorenni, anche se accompagnati: la struttura di Augusta, realizzata in una scuola, è stracolma. Una struttura in grado di poter ricevere molti migranti è il Cara di Mineo, nel Catanese, che qualcuno vuole trasformare in un centro di accoglienza temporanea. Ipotesi contrastata dal sindaco Anna Aloisi che bolla l’iniziativa come «strumentalizzazione politica ispirata dall’estremismo» scoppiata, sottolinea, «proprio in coincidenza con l’avvio delle Europee e la prossima pubblicazione del bando di gara per la gestione del centro». «Il Cara di Mineo - ribadisce il sindaco - deve essere un Centro di accoglienza per richiedenti asilo e non subire trasformazioni dettate dell’emergenza». «La solidarietà nei confronti dei migranti è un dovere che hanno lo Stato, la Regione e anche i Comuni, senza allarmismi», osserva il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, ricordando che «se ci sono problemi i sindaci sanno come contattarmi per tentare di risolverli».
Bari, 12 siriani nascosti in un camion
Sabato mattina, intanto, la Polizia di Frontiera Marittima del Porto di Bari, in collaborazione con il 1^ Nucleo Operativo della Guardia di Finanza, ha arrestato un cittadino bulgaro di 36 anni con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nell’autoarticolato guidato dal bulgaro, appena sbarcato dal traghetto di linea giunto a Bari dalla Grecia, in un vano ricavato alle spalle dell’abitacolo, erano nascoste dodici uomini, particolarmente provati per il lungo viaggio chiusi in un vano stretto e poco aereato. I dodici, immediatamente soccorsi, hanno dichiarato di essere siriani ma sono risultati privi di qualsiasi documento idoneo per l’ingresso nell’area Schengen. È stata quindi attivata la procedura prevista di riammissione in Grecia con il relativo affidamento al comandante della nave a bordo della quale erano giunti in Italia.


www.corriere.it

Nenhum comentário: