terça-feira, 6 de maio de 2014

A Roma dipendenti comunali in piazza contro i tagli ai salari

I dipendenti comunali della Capitale, scesi in piazza a Roma contro i possibili tagli ai loro salari, si dicono 'esausti' e 'umiliati'. ''Siamo più di 10 mila in piazza del Campidoglio", stimano i sindacati. ''Questa piazza oggi rappresenta tutta l'indignazione verso le politiche scellerate di Marino sul personale - aggiunge Francesco Croce della Uil - Invece di attaccare i vari sprechi contenuti nelle prime 200 pagine della relazione del Mef, colpiscono i più deboli che però mandano avanti la città".

Un 'assedio sonoro' al Campidoglio con fischietti, urla e qualcuno che grida 'Marino dimettiti'.  In tanti sono saliti sulla scalinata di Palazzo Senatorio da dove hanno srotolato alcuni striscioni tra cui uno che recita 'Dignità per i capitolini'. In piazza sono scesi amministrativi, vigili urbani in divisa, educatrici scolastiche.

"Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi - sbotta una di loro - Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece...".

Tra i cartelli portati in piazza 'No al taglio del salario accessorio', 'Marino sicuro di essere sicuro?', 'Non è accessorio ma necessario' ma c'è anche chi, come alcuni vigili del sindacato Sulpl, sta indossando per protesta delle t-shirt con su scritto 'Grazie a Marino farò...il giocoliere al semaforo' o ancora a 'Grazie a Marino farò...il venditore di ombrelli' fino a 'Grazie a Marino farò...il viados'.

A Roma traffico in tilt per l'assenza nelle strade dei vigili urbani che fino alle 11 hanno garantito solo il servizio per gli incidenti stradali.

"Il presidente dell'Anci ha scritto il 2 maggio alla Presidenza del Consiglio e al ministro Madia. Ora è necessaria una risposta del Governo", afferma il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Se c'è una risposta positiva io, secondo la legge, sarò molto soddisfatto di inserire nelle buste paga di maggio i salari accessori - aggiunge - . Ma nessuno, nemmeno i sindacati, mi può chiedere di operare contro la legge dello Stato. Non commetto atti contro la legalità. È estremamente urgente intervenire perché non si possono ridurre di 200 euro salari di 1100 portando a livelli di povertà i dipendenti. Su questo percepisco tutta l'urgenza della situazione e spero che tutti gli altri la percepiscano come me".

 "Ho voluto inserire con molta determinazione le risorse economiche per il salario accessorio nel bilancio 2014. I dipendenti sanno molto bene che questi fondi ci sono - ha aggiunto il sindaco - Ho sollevato il problema a livello nazionale perché non è una cosa che riguarda solo Roma, ma tanti comuni italiani".


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