Egitto conferma il raggiungimento dell'intesa. Saranno aperti i valichi della Striscia per far entrare gli aiuti. Oltre 100 razzi lanciati verso Israele oggi: colpiti i villaggi del Neghev
GAZA - Questa volta sembra essere quella buona. E' stata raggiunta un'intesa tra israeliani e palestinesi per una tregua duratura nella Striscia di Gaza per porre fine alle sette settimane di combattimenti. L'annuncio, dato da Hamas, è stato confermato dall'Egitto.
La tregua è iniziata alle ore 18, nonostante siano stati ancora lanciati razzi verso Israele, dove sono risuonate le sirene. Si tratta di un copione già visto: anche nelle settimane precedenti ogni volta che si raggiungeva l'accordo per un cessate il fuoco, colpi partivano in direzione dello Stato ebraico.
"E' una vittoria per la resistenza", ha gioito il movimento islamico che controlla l'enclave palestinese. L'annuncio è stato accompagnato nella Striscia da spari di giubilo in aria dei suoi sostenitori, mentre dai minareti vengono diffusi versetti coranici di ringraziamento. Il gruppo fondamentalista ha annunciato che non appena il cessate il fuoco entrerà in vigore sarà riaperto il valico di Rafah con l'Egitto. I termini dell'accordo sarebbero simili a quelli che posero fine ai combattimenti nel 2012.
Per la prima volta dall'inizio dei combattimenti i leader di Hamas e quelli dalla jihad islamica, la seconda forza politica nel territorio palestinese, sono apparsi insieme davanti alla folla.
L'intesa prevede l'apertura dei valichi della Striscia per consentire l'accesso degli aiuti e dei materiali per la ricostruzione, mentre altre questioni verranno discusse in altri negoziati entro un mese.
A Ramallah, in Cisgiordania, il presidente dell'Anp Abu Mazen in un discorso televisivo: "Annunciamo che la leadership palestinese ha dato il suo accordo alla proposta egiziana per una tregua duratura e totale". L'entrata in vigore della tregua nella Striscia di Gaza deve essere accompagnata dall'invio di "medicinali e cibo" agli abitanti dell'enclave palestinese e dall'inizio della "ricostruzione di tutto ciò che è stato distrutto negli attacchi" israeliani, ha continuato.
Nonostante l'annuncio nel pomeriggio è proseguito il lancio di razzi verso Israele. Sotto il fuoco di Hamas i villaggi nel deserto del Neghev occidentale. I kibbutz e i villaggi vicini alla linea di demarcazione sono sottoposti a nutriti lanci di mortai e di razzi palestinesi: il bilancio è di una vittima e diversi feriti. Da stamane Hamas ha sparato verso Israele un centinaio di razzi.
Dall'inizio dell'operazione "Margine protettivo" i raid aerei hanno danneggiato oltre 17mila case di Gaza, secondo una stima dell'Onu, lasciando 100mila persone senza casa. Pesante il bilancio delle vittime: 2138 i palestinesi che hanno perso la vita, e oltre 11mila feriti nella Striscia. Mentre 68 sono le vittime israeliane, 4 delle quali civili.
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