terça-feira, 26 de agosto de 2014

Immigrati, 24 morti in naufragio. Onu: "Italia non sia lasciata sola"



Frontex non può attualmente rimpiazzare Mare Nostrum nel lavoro di assistenza ai migranti che la missione italiana sta svolgendo: si tratta, casomai, di incrementare l'operatività dell'agenzia europea per rendere meno oneroso lo sforzo italiano, che potrà gradualmente diminuire, anche cercando forme di cooperazione tra i due dispositivi. E' questo, secondo indiscrezioni, il ragionamento su cui avrebbero concordato i funzionari che si sono seduti martedì, a Roma, attorno al "tavolo tecnico" Ue-Frontex-Italia: una riunione in qualche modo preparatoria al vertice tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstroem, in programma mercoledì 27 agosto a Bruxelles e dal quale si attendono decisioni politiche.
Le sue proposte il ministro Alfano le ha illustrate al capo dello StatoGiorgio Napolitano, il quale ha espresso "vivo apprezzamento". E sul vertice di mercoledì non potrà non pesare il richiamo dell'Onu a non lasciare l'Italia "da sola": "Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti", ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, secondo cui "ci dovrebbe essere uno sforzo internazionale", sia a sostegno delle nazioni che ricevono i migranti, sia perche' "tornino condizioni di pace e prosperità nei loro Paesi di origine".
Sono quasi 4.000 i migranti salvati e recuperati tra venerdì e domenica in numerosi soccorsi effettuati dagli equipaggi delle navi della Marina Militare, Capitanerie di Porto e navi mercantili nell'ambito di Mare Nostrum.
La tragedia non fa sconti: sarebbero almeno un centinaio le vittime dell'ultimo naufragio, il terzo nel giro di tre giorni, avvenuto nel Canale di Sicilia. Le unità della Marina militare italiana e della Guardia Costiera hanno recuperato, a poche miglia dalle coste libiche, 24 cadaveri (tra cui anche sette donne e un neonato), ma secondo i racconti dei 364 sopravissuti sono oltre cento i dispersi. Una strage infinita, il cui bilancio viene aggiornato continuamente con il passare delle ore.
Dall'inizio dell'anno, secondo un bilancio dell'Unhcr, quasi 1.900 persone sono morte mentre cercavano di raggiungere via mare l'Europa, 1.600 dall'inizio di giugno. Complessivamente, gli arrivi sono stati 124.380, di cui ben 108.172 in Italia (al 24 agosto) tra i quali almeno 14 mila minori di cui 8.600 non accompagnati.
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