segunda-feira, 19 de janeiro de 2015

Mario, gatto cardiopatico, operato a Napoli e salvato grazie a un pacemaker

È il primo intervento in Italia, forse il primo d’Europa

Mario è il primo gatto cardiopatico a essere operato in Italia, e forse in Europa, e salvato grazie a un pacemaker. È quanto riporta il Mattino che spiega come l’operazione sia stata eseguita a Napoli nella clinica Salus al Vomero dal dottor Raffaele Amalfitano. 

L’intervento chirurgico era l’unica strada possibile per cercare di salvare la vita al micione che, all’età di sette anni, era affetto da una malformazione cardiaca mai diagnosticata da altre strutture presso le quali il proprietario si era rivolto precedentemente. Problema che gli causava anche un’ipertensione polmonare.  

«E’ stato applicato un pacemaker epicardico a Mario, che era in grave sofferenza ventricolare destra – spiega al quotidiano partenopeo il dottor Amalfitano -. Mario aveva una frequenza cardiaca bassissima, si può paragonare a venti trenta battiti umani, una forte ipertensione. Solo un intervento chirurgico poteva salvarlo». 

Un intervento rischioso, fatto utilizzando «un dispositivo umano, quello che di solito si usa per i bambini», ma che poi ha richiesto, dato la situazione e il paziente, di operare « non seguendo la pratica comune». Una scelta difficile anche per il chirurgo veterinario che ha agito spinto dall’amore dei proprietari di Mario: «Lo abbiamo fatto perché la famiglia, che vuole restare anonima, ci ha pregato di salvarlo». 

Per fortuna, e grazie alla bravura dello staff partenopeo, Mario adesso sta bene e si sta lentamente riprendendo dall’intervento. «Ha ripreso anche a fare le fusa. Cosa che fino a quando è stato male – dice sorridendo il dottore - non riusciva più a fare». 


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