segunda-feira, 19 de janeiro de 2015

Dolore cronico, l’uso corretto degli oppioidisa

MILANO
L’adeguatezza dell'uso degli oppioidi nel trattamento del dolore cronico, nonostante il suo recente aumento, non troverebbe un sufficiente supporto nei dati della ricerca. A queste conclusioni è giunta una commissione di esperti, nominata lo scorso settembre dagli Istituti di Sanità Americani (National Institutes of Health), con il compito di valutare le evidenze scientifiche sull’efficacia e i rischi di tali farmaci analgesici. Gli oppioidi sono infatti sostanze naturali, semi-sintetiche o sintetiche analgesiche, con un’azione farmacologica simile all’oppio e alla morfina. I risultati del loro lavoro - pubblicati sugli Annals of Internal Medicinela rivista ufficiale dell’American College of Physicians – indicano che molti degli studi utilizzati per giustificare la loro prescrizione sono stati mal condotti oppure hanno avuto una durata non sufficiente.

Per evitare conflitti d’interesse e favorire un’analisi obiettiva, l’NIH ha reclutato professionisti dalle competenze eterogenee, escludendo intenzionalmente esperti provenienti dalle aree della terapia antalgica, della dipendenza da sostanze e dei farmaci oppioidi.

Il ricorso a questi farmaci è aumentato – si legge nella revisione - e, con esso, anche il fenomeno dell’abuso. Secondo i Centers for Disease Control di Atlanta,solo nel 2011 più di 17.000 persone sono morte per overdose di oppiacei da prescrizione. Negli Stati Uniti, questo è da tempo un problema e nella fascia di età tra i 25 e i 64 anni l’overdose di farmaci provoca più morti degli incidenti stradali.

In Italia, il fenomeno non è così accentuato anche perchési ricorre meno a questi farmaci. Infatti, secondo il Libro Bianco sul Dolore Cronico, edito da AboutPharma e pubblicato lo scorso ottobre, l’Italia è all’ultimo posto tra i principali paesi europei per l’uso di oppiodi e al primo per impiego di un altro tipo di antidolorifico, i Farmaci Antinfiammatori NonSteroidei (FANS). Le stime sui costi parlano chiaro: a fronte di oltre 36miliardi di euro l’anno per il dolore cronico, la spesa farmaceutica è stata di 240 milioni di euro per Fans, ma di 179 milioni per gli oppioidi, dei quali 101 milioni pergli oppioidi forti.

Un richiamo a prestare maggior attenzione all'uso degli oppioidi nel trattamento del dolore di origine non neoplastica era stato lanciato dall’American Academy of Neurology, che sulle pagine di Neurology ha pubblicato un position paper con le proprie raccomandazioni sulla prescrizione di questi farmaci, emergenza definita “un’epidemia di salute pubblica”. La società scientifica ha messo in guardia dai rischi dell’uso degli oppioidi che superano i benefici quando sono prescritti in caso cefalea, fibromialgia, lombalgia.  

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