terça-feira, 3 de março de 2015

Roma slow, andare adagio per giardini

                                          Barocchi e imperiali, i giardini di Roma segreta


(di Alessandra Magliaro)
   (ANSA) - La Roma monumentale, quella dei Fori Imperiali e di San Pietro, delle mete universalmente note e la Roma nascosta, quella dietro cancelli all'apparenza invalicabili o portoni serrati, una città con luoghi incantati, meraviglie invisibilli ai distratti e agli indifferenti. E' la Roma slow delle passeggiate nel verde quella che Adagio per giardini, il libro di Marta Salimei e Ida Tonini (Orme pp 240 Euro 17,50), propone di osservare attraverso nove itinerari che sono soprattutto sentimentali. Porzioni di verde si scoprono a sorpresa in ville antiche, androni di palazzi storici, residenze fastose: una natura accarezzata dalla luce dorata della città dal clima invidiabile.
E' un compendio di storia del giardino romano dai primi horti campestri della Repubblica ai fasti della Domus Aurea di Nerone, alla riscoperta di quella natura dominata dall'articificio dell'epoca di Bramante autore nel 1503 dei giardini vaticani del Belvedere, un vero e proprio archetipo. E poi giardini contemporanei. Tanti i tesori da scoprire anche per i romani che pensano di aver visto tutto della loro città: il Bosco Parrasio , un boschetto dedicato ad Apollo, che sale per via di Porta san Pancrazio, il giardino sempre in quella zona dell'Hotel Donna Camilla Savelli, che sta in un monastero progettato dal Borromini, l'Atrio di San Tommaso in Formis ai margini di Villa Celimontana, tra i parchi più belli di Roma proprio all'ombra del Colosseo e poi l'Angelicum a Monti forse del Vignola, il meraviglioso Giardino di Palazzo Barberini, il tesoro ai piedi del Palatino nascosto dentro il Kolbe Hotel a via San Teodoro, l'antica Domus Sessoriana, un posto magico a ridosso della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme abitato dai cistercensi da secoli, il chiostro di Santa Maria in Cappella a Trastevere, i noti giardini di Palazzo Spada , Palazzo Farnese, Palazzo Falconieri. Al fine di tutti gli itinerari, un itinerario esso stesso è in Villa Borghese, il parco barocco polmone verde del centro città, concepito dal cardinale Scipione Borghese per essere il più bello, il più ricco e prezioso. Di quel progetto, non tutto oggi conservato come si dovrebbe, restano splendendi, riportati al loro stato originale da qualche anno proprio i Giardini Segreti con 250 varietà di piante e fiori diversi un luogo da godere lentamente ascoltando la natura intorno e la sua bellezza.
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