Si potrebbero bollare come i geni della felicità, ma il ruolo di questi frammenti del Dna è molto più complesso perchè determinano il modo in cui ciascun individuo vive un'esperienza positiva. Pubblicata nella rivista Nature Genetics, la scoperta è stata possibile analizzando il genoma di quasi 300.000 persone.
I ricercatori coordinati da Meike Bartels e Philipp Koellinger, dell'università di Vrije ad Amsterdam, hanno individuato tre varianti genetiche coinvolte nella felicità, due varianti legate ai sintomi della depressione e 11 punti del genoma correlati a nevrosi. I geni 'della felicità' si accendono, cioè entrano in funzione, soprattutto nelle cellule nel sistema nervoso centrale, nelle ghiandole surrenali e nel pancreas.
''Questo studio è allo stesso tempo un traguardo e un inizio'' ha sottolineato Bartels. Se da un lato, ha aggiunto, ''siamo ormai certi che ci sia un aspetto genetico coinvolto nella felicità. Tuttavia, le tre varianti individuate sono solo una piccola frazione del Dna coinvolto, ci aspettiamo che ci siano molti altri geni che hanno un ruolo nella sensazione di benessere delle persone''
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