sexta-feira, 8 de julho de 2016

Sicilia da scoprire tra normanni, borghi e pupi

La Sicilia è una terra talmente ricca dal punto di vista artistico e culturale che è difficile poter scegliere: Viaggiart vi propone oggi tre perle.
Partiamo dal fascino delle cattedrali di Palermo, di Monreale e Cefalù, le cupole della chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quelle della Martorana, lo splendore di Palazzo Reale, la sede del parlamento più antico d'Europa, che hanno convinto la commissione dell'Unesco a iscrivere l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù nella World Heritage List. 
Poi ci sono i borghi vera ricchezza e forza del territorio italiano. Sambuca di Sicilia, paesino della Valle del Belice che conta circa seimila abitanti, si è aggiudicato il titolo di borgo più bello d'italia per il 2016 nel corso della trasmissione di Rai 3 "Alle falde del Kilimangiaro". E' il terzo comune siciliano, dopo Gangi (2014) e Montalbano Elicona (2015), a vincere la competizione che ogni anno mette in vetrina venti borghi suggestivi del Paese, uno per ogni regione. Sambuca, che si trova in una posizione baricentrica tra Palermo, Agrigento e Trapani, a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dal parco archeologico di Selinunte, vanta una storia più che millenaria, che affonda le radici negli anni della dominazione araba.
Infine un salto nella memoria della Sicilia che tutti, grandi e piccoli, possono fare andando nel teatro di via Bara all'Olivella, nel cuore del centro storico di Palermo: paladini e saraceni, Orlando e Rinaldo con contorno di corazze e durlindane raccontano ogni giorno le loro epiche gesta rivivendole nell'opera dei pupi di Mimmo Cuticchio, erede di una storica famiglia di "opranti", cuntista, attore sanguigno ma sopratutto custode di una tradizione che non è andata perduta grazie alla sua passione e al suo impegno. 

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