sexta-feira, 27 de maio de 2011

Attacco contro italiani, sei militari rimasti feriti

BEIRUT - Sei militari italiani dell'Unifil sono rimasti feriti -uno e' gravissimo- nell'esplosione di un ordigno al passaggio di un convoglio nei pressi della città di Sidone, a circa 40 km a Sud di Beirut. Lo conferma Lo Stato maggiore della Difesa. Le televisioni libanesi riferiscono inoltre del ferimento di un numero imprecisato di civili libanesi, mentre l'emittente Future Tv precisa che ad essere rimasto coinvolta nell'attacco dinamitardo e' stato l'ultimo automezzo in un convoglio di quattro.

L'ordigno, afferma la stessa tv, era stato piazzato dietro un guardrail di cemento e nelle immagini trasmesse si distingue chiaramente la targa dell'Unifil sul mezzo colpito. Secondo una prima ricostruzione, inoltre, l'esplosione ha avuto luogo lungo l'autostrada che porta dalla capitale verso la citta' portuale di Sidone.

L'Italia e' intenzionata a ridurre la presenza del suo contingente in Libano. ''Siamo intenzionati a farlo, troveremo le modalita', che non puo' essere quella di dire che da domani ce ne andiamo, e' una graduale riduzione'', ha spiegato infatti il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo a Trieste a una domanda sulla riduzione della presenza militare italiana in Libano.

Solo pochi giorni fa, il 10 maggio, c'era stato il passaggio di consegne nel settore ovest della missione Unifil, in Libano, fra la brigata di cavalleria 'Pozzuolo del Friuli', tornata in Italia a conclusione della missione, e la brigata meccanizzata 'Aosta''. Il Parlamento italiano ha autorizzato per questa missione la partecipazione di 1.780 militari. L'Unifil in Libano fu creata nel 1978 con lo scopo di sorvegliare la frontiera tra Libano e Israele. La sua missione e' stata prolungata dopo la guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah.

LA RUSSA, GRAVI DUE DEI SEI FERITI - "Sono sei i soldati italiani rimasti feriti, due dei quali in modo grave, nell'attentato che ha colpito il convoglio Unifil in Libano": lo ha detto il ministro della difesa Ignazio La Russa parlando a Milano. "Dei due feriti gravi - ha aggiunto il ministro - uno rischia di perdere un occhio mentre l'altro ha una lacerazione alla carotide ed è già stato operato".

UNIFIL, I SEI FERITI FUORI PERICOLO - Non sono in pericolo di vita i sei soldati italiani di Unifil feriti oggi in un esplosione a sud di Beirut. Lo ha detto all'ANSA Andrea Tenenti, portavoce ufficiale della missione Onu schierata nel sud del Libano. "Il ferito più grave è stato operato e a quanto ci risulta è fuori pericolo. Gli altri cinque sono feriti in modo più lieve", ha detto Tenenti raggiunto telefonicamente.

TV, ORDIGNO DIETRO BARRIERA CEMENTO LATO STRADA - L'ordigno esploso oggi contro il convoglio logistico della missione Onu in Libano (Unifil) nei pressi di Sidone, a sud di Beirut, era stato nascosto dietro la barriera di cemento armato sul ciglio della superstrada che collega la capitale al porto meridionale. Lo afferma la tv libanese Future Tv, la prima a diffondere le immagini del luogo dell'attentato. Il convoglio, secondo l'inviato dell'emittente, era composto da quattro veicoli e la deflagrazione ha colpito l'ultima auto, con targa ''Unifil-8377''.

LUOGO ATTENTATO STESSO ESPLOSIONE CONTRO UNIFIL 2008 - Il luogo dell'attentato compiuto oggi contro un convoglio dell'Unifil in cui e' rimasto ucciso almeno un soldato italiano, e' lo stesso in cui il 1 agosto 2008 fu compiuto un attentato dinamitardo contro un veicolo della missione Onu su cui viaggiavano caschi blu irlandesi, lungo la superstrada che collega Beirut e Sidone, all'altezza della cittadina di Rmeile, circa 30 km a sud della capitale.

http://www.ansa.it/

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