- ANCONA - Il
fascino antico, misterioso e irresistibile dell'arte bianca riconquista
la piazza. Dal 19 al 22 settembre a Senigallia (Ancona) si rinnova
l'appuntamento con 'Pane Nostrum', Festa internazionale del pane.
Per quattro giorni si potranno imparare i segreti della panificazione osservando i maestri panificatori in azione nei forni a cielo aperto. Quelli marchigiani realizzeranno pani con le farine delle Terre del Conero, una filiera agroalimentare di qualità che riunisce 60 aziende agricole con coltivazioni e allevamenti compresi nell'area del Conero, mentre l'Istituto alberghiero Panzini di Senigallia presenterà prodotti da forno realizzati con la farina di mais ottofile di Roccacontrada. Tra gli ospiti da fuori regione le scuole di panificazione francesi e tedesche provenienti da Sens e Lorrach, gemellate con Senigallia; dall'Italia, maestri panificatori da Calabria, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo e Trentino Alto Adige.
Per chi è intollerante al glutine ci sono le molteplici attività dedicate alla celiachia realizzate dall'Aic Marche. Si potranno inoltre scoprire abbinamenti sorprendenti tra pane, companatico e vini di eccellenza, come i curiosi abbinamenti con il 'pane liquido', la birra. Ci saranno anche gli chef superstar Moreno Cedroni e Mauro Uliassi con fantasiose e personalissime proposte di cibo da strada.
Fra gli approfondimenti, una conferenza sui fornai neolitici di Portonovo, incontro aperto al pubblico per presentare gli ultimi risultati delle ricerche archeologiche che l'Università di Roma La Sapienza sta conducendo a Portonovo di Ancona, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. Si parlerà delle più antiche comunità di agricoltori che popolavano i territori marchigiani circa 7000 anni fa e dell'eccezionale ritrovamento nelle campagne di Portonovo di forni in terracotta, destinati alla cottura del pane e di altri alimenti.
www.ansa.it/terraegusto
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