sábado, 12 de julho de 2014

Duello Italia-Germania ma per un violino

La disputa è su uno strumento rubato a Torino 26 anni fa che stato trovato a Berlino
ANSA
Il violino conteso

Era stato rubato nel 1988 dalla cassaforte del Conservatorio di Torino e svanito nel nulla, come spesso accade ai grandi e preziosi violini del passato. Ora quello strumento d’inizio ottocento, appartenuto a teresina Tua, la più illustre concertista italiana, patriota, antiaustriaca, diventata monaca dopo l’ultimo clamoroso concerto a Trieste, nel 1915, con indosso un abito tricolore, è stato ritrovato.  

Si trova in Germania. Nelle mani di una coppia di italiani, musicisti che l’avrebbero acquistato da un altro musicista, tal Antoine Saad che con l’aiuto di Roberto Contini, ex funzionario della soprintendenza e attuale Direttore della Sezione Italiana e Spagnola della “Gemaldegalerie” di Berlino aveva tentato di venderlo – nel 2010 - al Conservatorio di Torino per 30 mila euro, pur sapendo le origini dello strumento. Che, tra l’altro, appartiene – per decreto dell’ex Presidente della Repubblica Luigi Einaudi al “Patrimonio inalienbile dello stato”. Ma la Germania non intende restuirlo. Ci sono state trattative, la Procura della repubblica attraverso il Pm Andrea Padalino, ha avviato una rogatoria internazionale. Il violinista Antoine Saad e il funzionario italiano – curatore tra l’altro della mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi, la più grane pittrice italiana del Seicento e tenutasi a Milano due anni fa - sono indagati per ricettazione. Ma tutto questo non basta. Il celebre violino “Gand Bernardel F.res Parigi 1879” donato a Teresita Tua e dai lei ceduto allo Stato rischia di rimanere per sempre in mani straniere. E questo non s arebeb che l’ultimo “esproprio” forzato di beni culturali del nostro Paese.  

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