Ha 96 anni, con il nipote Fabrizio ha dato via al primo ristorante in casa del capoluogo ligure. Per prenotare la cena dal lei bisogna scriverle sulla sua pagina Facebook
La signora Leonida Tomasinelli
«Le mie ricette? Sono un segreto, non ve le dirò mai. Se volete assaggiare i miei piatti, però, potete venire a trovarmi nel mio home-restaurant», spiega con simpatia Leonilda Tomasinelli che a 96 anni, con l’aiuto del nipote Fabrizio, ha deciso di dare il via al primo “ristorante in casa” di tutta Genova. Sabato in via Righetti, nel quartiere di Albaro, l’esuberante vecchietta aprirà la porte della sua abitazione a chiunque voglia assaggiare prelibatezze preparate con ricette tradizionali.
«Basta registrarsi sul mio portale web oppure scrivermi su Facebook», continua Tomasinelli, che sui siti specializzati in home-restaurant si presenta come “nonna Leo”. Seppie con i piselli, stoccafisso accomodato, panissa, polpettone, varie torte di verdura, ravioli al tocco, il minestrone di una volta, coniglio alla genovese, focaccia al formaggio, farinata, torta Sacripantina e castagnaccio, questo è il menù in programma per la serata. Insomma, basta un click e si può andare a mangiare a casa di nonna Leo.
«Oggi le cene in casa sono una delle tante facce della sharing economy, un’economia di condivisione e socializzazione – racconta il nipote Fabrizio – grazie agli home-restaurant si condivide cibo genuino fra perfetti sconosciuti, contribuendo alla spesa o facendo pagare una piccola cifra all’ospite. Tutto viene fatto alla luce del sole perché il contatto fra chi apre un home-restaurant e chi vuole venire a mangiare in quell’abitazione si stabilisce sul web».
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