terça-feira, 23 de junho de 2009

Paura nella notte a L'Aquila


Il centro storico di L'Aquila



Paura nella notte a L'Aquila
Nuove forti scosse di terremoto
L'Aquila - Torna la paura nella città abruzzese. Nella notte una nuova serie di scosse ha fatto tremare la città sconvolta dal sisma del 6 aprile scorso. La più forte, avvertita anche a Roma, alle 22.58 con magnitudo 4,5 della scala Richter ed epicentro a Pizzoli. Altre sette scosse, di intensità minore, sono state registrate dopo la mezzanotte. E la terra ha tremato di nuovo stamattina alle 10.35, magnitudo 3,5. La Protezione Civile ha subito effettuato dei controlli da cui è emersa l'assenza di danni alle cose e alle persone. Migliaia di aquilani hanno trascorso la notte all'aperto e sotto la pioggia. Circa duecento persone, da poco rientrate nelle loro abitazioni, si sono immediatamente riversate in strada. Le ultime scosse non cambiano i programmi delle autorità locali per quanto riguarda l'iter della ricostruzione. Il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrieli, ha confermato l'autorizzazione concessa ai pedoni per il transito e l'accesso a Piazza Duomo. Il permesso è valido dalle 8 alle 22. "Quanto accaduto ieri sera e stamattina riduce di certo la voglia di rientrare nelle case - ha dichiarato Massimo Cialente sindaco de L'Aquila - Certo non è un iniezione di fiducia ma bisogna andare avanti". L'attività sismica della scorsa notte non comporterà una nuova ispezione alle case perché "la situazione andrebbe rivista solo se ci fosse una scossa superiore a quella del 6 aprile", ha concluso il primo cittadino del capoluogo abruzzese precisando che in ogni caso saranno "attivati dei controlli a campione soprattutto sulle emergenze e sulle criticità che già conoscevamo". All'Aquila ci sarà anche una ricostruzione digitale. Il ministro per l'Innovazione Renato Brunetta ha annunciato che entro la fine dell'estate "l'intera città sarà dotata di un sistema wireless per Internet". Il progetto partirà dall'Università aquilana, dove sorgerà anche un centro di competenza per altre amministrazioni locali.

La città si prepara intanto al G8 di luglio. Il ministro Maroni rassicura sulle misure di sicurezza predisposte: "Siamo organizzati da tempo". Con l'avvicinarsi del vertice, si moltiplicano le iniziative in qualche modo di protesta. Crescono ad esempio sul web le adesioni all'appello lanciato dalle universatarie italiane alle firs lady affinché disertino il summit. "Siamo profondamente indignate per il modo in cui il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi tratta le donne sulla scena pubblica e privata e chiediamo alle First Ladies di disertare il G8 in segno di solidarietà alle donne italiane", si legge nell'appello.
La Repubblica
(23 giugno 2009)

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