segunda-feira, 30 de junho de 2014

Imigrantes morrem enquanto viajavam de barco perto da Itália

Vítimas estavam amontoadas em uma parte estreita da embarcação.
Navio de guerra italiano faz escolta do barco até o porto de Pozzallo.


Da EFE


Imigrantes são resgatados de barco que levava cerca de 600 pessoas na costa da Itália. Cerca de 30 morreram asfixiados (Foto: Marinha da Itália/AP)

Cerca de 30 imigrantes morreram aparentemente asfixiados em um barco resgatado pela Marinha italiana neste domingo (29) no canal da Sicília no qual viajavam mais de 600 pessoas procedentes do norte da África, informou a imprensa local.
Aparentemente as pessoas que morreram, entre 27 e 30 anos de idade, estavam amontoados em uma parte estreita da embarcação, que agora é escoltada por uma embarcação de guerra italiana até o porto de Pozzallo, aonde se espera que chegue a manhã deste segunda-feira (30).
Entre os resgatados há duas mulheres grávidas, segundo a agência "Ansa" e o jornal "La Repubblica".
Desde sexta-feira passada, e excetuando esta última intervenção, as embarcações da Marinha militar e da Guarda Litorânea da Itália socorreram sete barcos e salvou 1.654 pessoas que iam a bordo procedentes do litoral africano, segundo as fontes.

sábado, 28 de junho de 2014

Armas químicas sírias estarão em porto italiano dia 2

Copenhage -  O carregamento do navio norte-americano Cape Ray, que destruirá as armas químicas da Síria, ocorrerá no próximo dia 2 de julho, no porto italiano de Gioia Tauro, informou à ANSA a ministra das Relações Exteriores da Itália, Federica Mogherini. A chanceler também destacou que a operação é importante porque "pode abrir precedentes para outros desarmamentos e destruições de materiais bélicos". A Organização para a Proibição de Armas Químicas (Opaq) anunciou na segunda-feira (23) que a Síria entregou o último carregamento de armas químicas declarado no país. A operação se completa nove meses após o início da missão de destruir o arsenal sírio.

    As últimas armas químicas, que correspondem a 8% do arsenal total e pesam cerca de 100 toneladas, foram colocadas no navio Ark Futura, que partiu rumo ao porto de Gioia Tauro, na Itália.

    Em seguida, as armas serão postas na embarcação Cape Ray e destruídas em alto mar e em instalações especiais da Finlândia, Alemanha, Reino Unido e Estados Unidos. (ANSA)


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Napolitano cobra solução de desastre aéreo de Ustica


Parte do DC9 abatido em 1980 na Itália foi reconstruído com destroços (foto: ANSA)

Roma -  O presidente da Itália, Giorgio Napolitano, enviou uma carta para a associação que reúne os parentes das 81 vítimas do acidente aéreo de Ustica, em 1980, e cobrou das autoridades do país o esclarecimento do desastre. Nesta sexta-feira (27), completam-se 24 anos da queda do avião DC9 da companhia aérea Itavia, cujas circunstâncias ainda não foram elucidadas.

    "A tenaz solicitação para realizar todo o esforço possível - inclusive no plano internacional - para se chegar a uma completa reconstrução do que aconteceu nos céus de Ustica obriga todas as instituições a fazer a sua parte para descobrir a verdade", diz a correspondência assinada pelo chefe de Estado italiano. Além disso, Napolitano chamou o acidente de "um dos episódios mais inquietantes da vida nacional" e garantiu compreender a angústia das famílias pela falta de apuração das causas da tragédia, apesar dos diversos inquéritos e processos realizados ao longo dos últimos 24 anos.

    Em outubro de 2013, a Corte de Cassação da Itália considerou "consagrada" a tese de que um míssil foi o responsável pela queda da aeronave, quando ela sobrevoava a cidade de Ustica, na região da Sicília. Em 2007, o ex-presidente Francesco Cossiga chegou a afirmar que o DC9 tinha sido alvo de foguetes internacionais - provavelmente lançados pela França - que tentavam atingir um avião do ex-ditador da Líbia Muamar Kadafi.

    Com a decisão do tribunal, foi aberto um novo processo civil para constatar as responsabilidades pela tragédia. (ANSA)

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sexta-feira, 27 de junho de 2014

Pet therapy in reumatologia, studio pilota a Firenze


Una ventina i pazienti coinvolti, Baloo, Maso e Dax i cani impiegati nel progetto

Tre golden retriever per aiutare nelle cure i pazienti affetti da connettivite e artrite e valutare l’efficacia scientifica della pet therapy in reumatologia. È lo studio pilota portato avanti da gennaio a giugno di quest’anno nel reparto day hospital di reumatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze. Una ventina i pazienti coinvolti, Baloo, Maso e Dax i cani impiegati nel progetto, sostenuto dalla Fondazione Careggi e coordinato dalla dottoressa Ginevra Fiori con la supervisione del professor Marco Matucci Cerinic, direttore Sod reumatologia dell’Aou Careggi. 

Partendo dal presupposto che il rapporto uomo-cane ha potenzialità enormi, lo studio mira a dimostrare anche l’efficacia della pet therapy a livello scientifico: è la prima volta, si spiega, in ambito reumatologico. La finalità è quindi, da un lato, approfondire la relazione in modo da portare benefici sia in termini di miglioramento dell’umore che della mobilità, e dall’altra sviluppare una ricerca che confermi e misuri i dati evidenziati nel corso del progetto, per poterne misurare l’efficacia, la ripetibilita’ e quindi l’utilità in campo medico. A seguire e valutare il progetto un gruppo multidisciplinare composto da medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, veterinari oltre ai conduttori dei cani. 

L’approccio con il paziente è prevalentemente di tipo emotivo e basato sulla relazione, la spontaneità ed il piacere fra «il paziente e l’animale»: il cane ha la funzione di «sciogliere il ghiaccio», aiutando il paziente ad abbassare le proprie barriere emotive e incoraggiarlo ad affrontare nuove terapie e nuovi percorsi di vita. Un’interazione che serve poi a misurare, mediante test specifici, vari aspetti della sfera emotiva, come la riduzione dell’ansia, dell’integrazione sociale e della qualità di vita. La seconda parte dello studio ha invece come obiettivo la valutazione della mobilità degli arti superiori. 
(Fonte: Ansa)  

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Arena di Verona: Ballo in maschera per il Festival del Nuovo Secolo


Dall’alto dei suoi 100 e uno anni, sembra dirci, questo giovane vecchio saggio: apri gli occhi e ascolta. E immagina…Neanche più di tanto, perché l’Opera festival dell’Arena di Veronadal 20 giugno al 7 settembre nella versione “Festival del Nuovo Secolo”, le cose della vita di tutti i giorni le anticipa, anche di due o tre secoli. Prendiamo Un ballo in maschera, l’opera in tre atti di Giuseppe Verdi, con la quale si inaugura, venerdì 20 giugno alle 21 (la prima replica è per venerdì 27), il festival “100 +1”: di che cosa si parla? Ma di amore e gelosia d’alto bordo: tra Riccardo, governatore del Massachusetts, la bella Amelia e suo marito Renato, segretario fedele (fino ad un certo punto) del governatore di Boston. Antonio Somma- il librettista di un Verdi del 1859, maturo quanto basta – avvocato nella vita e teatrante irredentista “per diletto”, ne avrà viste e sentite di coppie scoppiate in tragedia, il leit-motiv del melodramma, ambientato sì nella città più europea dell’America, ma spostato in avanti di quasi un secolo e mezzo. 

Si va dal Seicento verdiano al tardo Settecento di Pier Luigi Pizzi, l’uomo dai mille volti creativi. E’ lui che ha curato regia, scene e costumi di questa nuovissima produzione, targata Arena, del Ballo in maschera. La direzione d’orchestra è affidata al veronesissimo Andrea Battistoni. Se il ballo è in maschera, il gran finale dell’opera - durante la quale ci sembrerà, per pathos, forme e colori, di essere stati catapultati in un film di Hitchcock –più di due parole vanno spese per le coreografie di Renato Zanella e le luci esistenziali, che riflettono una ambientazione austera e malinconica, del lighting design di Vincenzo Raponi. Il triangolo amoroso è interpretato in scena da Francesco Meli, il bel RiccardoAmelia è Hui He, mentre nei panni di Renato, Luca Salsi. Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona, insieme a mimi e comparse. Primi ballerini: Alessia Gelmetti ed Evghenij Kurtsev.

Il bello del più importante festival lirico all’aperto è quello di non mollare mai. In una sola nottata, questa incredibile diretta di note ed emozioni è in grado di trasportarci in men che non si dica in un’altra epoca. Basta riaprire gli occhi ed ascoltare. Sabato 21 è già tempo diCarmen di Georges Bizet, con regia e scene di Franco Zeffirelli (dal Genio fiorentino saranno curati anche gli allestimenti della Turandot - dal 5 luglio – e di Madama Butterflydal 15 agosto). E allora via i palazzi neoclassici e palladiani, con le bandiere inglesi che sventolano, per far posto agli accampamenti dei nomadi gitani e della bellissima sigaraia interpretata daEkaterina Semenchuk. E se lo scorso anno, il festival areniano festeggiava i suoi primi cento anni con l’opera del debutto, l’Aida, quest’anno, un secolo, tondo tondo, dalla sua prima rappresentazione in Arena, lo compie la Carmen. Sul podio, per l’occasione, un debutto: l’ungherese Henrik Nánási, il quale si alternerà con il Maestro di casa nel tempio della lirica all’aperto, il bulgaro Julian Kovatchev.

Perché si va a Verona d’estate? Per visitare l’Arena. Ottima risposta. Ma si potrebbe aggiungere per assistere a una rappresentazione che sta all’anfiteatro scaligero come la storia alle sue pietre. Si chiama Aida e già tutti le strizzano l’occhio. L’opera di Giuseppe Verdi è stata l’inizio di tutto, qui, in piazza Bra, il 10 agosto del 1913, con la celebre messa in scena di Ettore Fagiuoli. Da ripetere ogni anno (anche perché la scaramanzia vuol dire tanto nel mondo dello spettacolo) grazie al filologo dell’Arena, Gianfranco de Bosio (sul podio, dal 10 agosto ovviamente, debutto in Arena per il milanese Daniele Rustioni). L’anno scorso, il Terzo Millennio dell’astronave Arena era atterrato con l’Aida rivista dai catalani de La Fura dels Baus, un gradito ritorno dal 28 giugno e per dieci serate. Altro gradito ritorno il Roméo et Juliette di Charles Gounod nella messa in scena di Francesco Micheli (sul podio Carlo Montanaro, alla sua prima direzione in Arena), quarta stagione di fila, in scena per tre serate a partire dal 23 agosto. Più veronese di così non c’è nient’altro.

Ma si va nella città di Can Grande della Scala, anche per gli eventi che la stagione areniana sa regalare. Segniamoci tre grandi appuntamenti di questa stagione: Plácido Domingo canta Verdi e Roberto Bolle and Friends. Plácido e la sua notte, dalle 22 del 17 luglio, ovvero le più celebri arie, duetti e terzetti del repertorio verdiano, da La TraviataUn ballo in maschera, I due Foscari, con Virginia Tola, Amarilli Nizza, Francesco Meli e Serena Gamberoni. Dirige Daniel Oren. Stessa ora, la notte del 22, per Roberto Bolle, Étoile della Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet di New York, insieme alle stelle mondiali della danza. A proposito di danza, il 13 e 15 agosto, dalle 21 spostandoci al Teatro Romano, la tragedia di Medea, con musiche di Mikis Theodorakis, sarà coreografata daRenato Zanella. Terzo evento delle 10 di sera - non prendete appuntamenti per il 9 agosto – con i Carmina Burana, di Carl Orff.

InfoArena di Verona, call center 045.8005151. Date: Un ballo in maschera, 20, 27 giugno (ore 21); 11, 19, 24 e 31 luglio (ore 21.00); 8 agosto (ore 20.45). Carmen, 21, 26 giugno (ore 21); 4, 10, 18 e 25 luglio (ore 21); 1, 7, 14 e 29 agosto (ore 20.45); 3 settembre (ore 20.45). Prezzi: da 24 a 204 €.


www.corriere.it

Aplicativo ajuda na adoção de crianças estrangeiras

Roma -  Chegou ao mercado um aplicativo para quem deseja adotar uma criança estrangeira. A iniciativa é da associação italiana Enzo B, entidade acreditada para adoção internacional e que deseja ajudar casais que decidiram dar este passo importante. 

    O aplicativo foi apresentado no último dia 25, em Roma e permite obter informações sobre os países onde a entidade opera, sobre procedimentos de adoção, reuniões de orientação e formação voltada aos casais. Um espaço é dedicado exclusivamente para crianças que precisam de cuidados especiais, crianças acima de sete anos ou crianças afetadas por patologias reversíveis ou que podem ser geridas. 

    Os casais que tiverem decidido fazer sozinhos o percurso de adoção, poderão acessar uma versão mais extensa do aplicativo. Lá será possível obter um dossiê e criar uma espécie de "diário" da adoção, que poderá ser compartilhado ou não. 

    "O aplicativo não tem a pretensão de sanar completamente as dúvidas das famílias, mas é uma primeira tentativa de inovação e de informação direta e não mediada sobre o tema, que continuaremos a melhorar até mesmo através das famílias que estiverem utilizando-o", explicou Cristina Nespoli, presidente da Enzo B. (ANSA)

Com informações da Ansa Brasil

Duas novas rachaduras são encontradas em Pompeia

Fendas seriam resultado de fortes chuvas na região recentemente


Roma - Duas rachaduras foram detectadas na manhã de hoje, dia 26, em uma das estruturas de Pompeia, informou a Superintendência Especial para os Bens Arqueológicos. As fendas foram encontradas durante uma verificação técnica de costume em muros de uma estrutura conhecida como "Vicolo Storto", uma área fechada ao público.

    O local é monitorado como parte do Projeto Grande Pompeia, que tenta manter e tomar conta do monumento.

    De acordo com as autoridades locais, o estrago provavelmente foi causado pelo mau tempo e as chuvas registradas na região dos últimos dias.

    As ruínas de Pompéia formam a segunda atração turística mais visitada da Itália depois do Coliseu, recebendo anualmente cerca de 2,5 milhões de pessoas. (ANSA)

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(Especial) Máfia italiana usa 'darknet' para pedofilia

Roma -  A imprensa os chama de "monstros". Para as vítimas, porém, eles se apresentam como "amigos". Mas os pedófilos na Itália agora possuem uma nova identidade, a de empresários.

Protegidos pelo sistema de rede fechada darknet, criminosos estão lucrando com a importação e exportação de conteúdo pornográfico infantil. Essa é a Pedo-Connection, a nova modalidade de pedofilia na Itália, que tem sido praticada inclusive por associações mafiosas, como a 'Ndrangheta.

"Há anos, o crime organizado descobriu esse tipo de tráfico, que parece não ter limites. Com a produção de material pornográfico, muitas organizações criminosas que atuam em território internacional fazem deste tipo de mercado um ponto de força", disse a criminalista italiana Roberta Bruzzone.

"É preciso abandonar a ideia de que o pedófilo apenas troca fotos feitas por ele mesmo. Hoje em dia, os arquivos têm valor de mercado, o qual pode chegar a milhares de dólares, dependendo da idade, etnia e ato sexual praticado pelas vítimas", explicou a especialista.

No primeiro semestre do ano, as autoridades italianas receberam 200 denúncias relacionadas a esse tipo de crime, contra 344 registradas em todo o ano passado, quando 165 crianças foram atraídas pelos pedófilos. Na lista negra formulada pela polícia, há o registro de 1,7 mil sites, que ficam fora do alcance dos internautas normais.

Para acessar os sites da darknet (que não aparecem em motores de busca, como o Google), é preciso ter um software especial, como o TorBrowser. Esse software permite que os internautas usem o TOR (The Onion Router), onde os endereços de sites são terminados em ".onin" e as conexões são criptografadas para despistar as origens, com um IP anônimo.

E esse é o caminho percorrido pelo Centro Nacional para o Combate da Pedopornografia (CNCPO), que em apenas três meses, em colaboração com o FBI, colocou em prática a primeira operação do tipo na Itália e prendeu 10 pessoas, além de identificar três meninos de sete anos de idade, vítimas de abusos sexuais. Infiltrados, centenas de agentes e investigadores italianos tentam conquistar a confiança dos criminosos na darknet para, depois, prendê-los.

 Mas essa é só a ponta de um iceberg que as autoridades acreditam envolver uma organização com gírias próprias, métodos de comércio e negociação, e a qual exibe como troféus as crianças atraídas e violentadas. (ANSA)

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Suor Blandina, la suora del Far West che sfidò Billy the Kid, potrebbe diventare santa

La storia della missionaria italiana emigrata negli States a fine '800: fondò scuole e ospedali, oltre ad affrontare il fuorilegge più famoso, convincendolo a non uccidere quattro dottori. Ora l'arcidiocesi di Santa Fe apre il processo di canonizzazione

ALBUQUERQUE - Il percorso è iniziato: la diocesi di Santa Fe ha annunciato l'inizio del processo di beatificazione e canonizzazione di suor Blandina Segale, la missionaria italiana (nacque nel 1850 a Cicagna, in Liguria) che divenne celebre alla fine del diciannovesimo secolo per la sua attività nel Far West e per i suoi incontri - che hanno qualcosa di leggendario - con Billy the Kid. 

La sua storia non è delle più note, anche se a suor Blandina sono stati dedicati anche episodi di serie tv, ma merita senza dubbio di essere raccontata. Nata in Italia, emigrò negli States prima dei 30 anni e visse in Ohio, Colorado e New Mexico. Quella che in quegli anni era la frontiera. Si stabilì prima a Trinidad, per insegnare ai bambini poveri, e poi si trasferì a Santa Fe, dove fondò alcune scuole cattoliche. Qui lottò anche per i diritti degli ispanici e dei nativi americani che stavano perdendo le loro terre. 

Ma la leggenda di suor Blandina è legata soprattutto al suo essere la 'suora più veloce del West', ovvero per gli episodi legati alle scorribande di Billy the Kid. Secondo una di queste storie, Billy stava arrivando nella sua città per uccidere quattro medici che si erano rifiutati di curare un suo sodale. Saputo ciò, Blandina lo curò e gli salvò la vita: all'arrivo di Billy, che la ringraziava, gli chiese di non uccidere i quattro dottori. E lui acconsentì. 

O ancora: Billy e la sua banda volevano rapinare un convoglio, ma suor Blandina si fece trovare lì, sulla carrozza. Bastò quello, Billy si tolse il cappello in segno di rispetto e se ne andò, come racconta oggi l'arcivescovo di Santa Fe Sheehan. 

Leggenda a parte, il suo lavoro a sostegno dei poveri - sia dal punto di vista dell'istruzione sia da quello della salute - fu costante negli anni e fondò istituti che operano ancora oggi. Va detto - a voler fare l'avvocato del diavolo - che l'arcivescovo nel presentare la causa di canonizzazione ha parlato di molti atti concreti, ma non di miracoli. Che poi è quello che serve per essere fatti santi. Il Vaticano dovrà investigare la sua storia e il suo impegno, e verificare se la causa possa andare avanti. Altrimenti suor Blandina dovrà 'accontentarsi' di aver placato la sete di vendetta di Billy the Kid. Che non è certo cosa da tutti. 
 
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quinta-feira, 26 de junho de 2014

Itália é o país que tem os professores mais velhos

Roma - A Itália é o país da Organização para a Cooperação e Desenvolvimento Econômico (OCSE) que possui professores mais velhos, com idade média de 48,9 anos e 50% de seu efetivo acima dos 50 anos. 


    As informações foram, divulgadas por um estudo francês sobre as condições de trabalho nas escolas. Na Itália, 39,2% dos professores do ensino fundamental e médio têm entre 50 e 59 anos e 11% está acima da faixa dos 60 anos. Os professores que têm idades abaixo de 30 anos correspondem apenas a 1% do total e os abaixo de 40 anos representam 16,7%. 


    Os professores italianos também estão satisfeitos com o trabalho e gostam de motivar os alunos mesmo nos contextos mais difíceis. Mas cerca de 88% dos entrevistados pensam que o ensinamento não é valorizado pela sociedade. Em comparação, na Finlândia, nos Países Baixos, em Singapura e em Alberta (Canadá), um percentual entre 40% e 68% acham que o ensino é devidamente valorizado em seus países. Essa percepção negativa parece diminuir quando aumenta a participação dos professores nos processos de decisão nas escolas. (ANSA)

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'Noite Rosa' comemora chegada do verão na Itália

Milão -  A região italiana da Emília-Romana realiza nos dias 4 e 5 de julho a nona edição da "Noite Rosa" um evento cultural com shows, exposições e espetáculos gratuitos em 12 cidades da região. O evento é conhecido como o Ano Novo do verão italiano, porque comemora a chegada da estação mais esperada do ano e com ela o calor e os eventos culturais por toda a Itália.

    Vários artistas italianos participam do evento entre eles, os cantores Elisa, Luca Carboni e Negramaro.

    Os organizadores da Noite Rosa acreditam que a edição deste ano deve superar os dois milhões de pessoas que estiveram no evento no ano passado.(ANSA)

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Peregrinos fazem caminho que vai da França até Roma

O caminho leva até a tumba de São Pedro, na capital italiana



Roma - A Via Francígena recupera seu esplendor com as rotas da Toscana italiana, que estão prontas para aventureiros que desejem percorrer seus 370 quilômetros a pé, a cavalo ou de bicicleta. O local é a antiga rota de peregrinação que levava de Canterbury, na Inglaterra, até a tumba de São Pedro, em Roma, na Itália. 

    A rota atravessa a França (daí vem o seu nome, Francígena) e a Suíça e chega na Itália pelas montanhas de Grande São Bernardo. A partir dali, segue até chegar a Roma, passando pelas belas colinas toscanas.

    "A Via Francígena atravessa muitas realidades. É um belíssimo projeto europeu que une e atravessa países, regiões e cidades. Nós precisamos de iniciativas que nos unam culturalmente", explicou o ministro de Bens Culturais da Itália, Dario Franceschini. "Existe um turismo crescente no mundo que busca itinerários a pé, é só ver o que se tornou Santiago de Compostela ao longo dos anos. Também há quem busque rotas de cicloturismo, há um belíssimo projeto que vai de Valencia a Turim, uma ciclo-faixa ao longo do Po", completou. 

    O percurso tem 370 quilômetros bem equipados, sinalizados para percorrer a pé, de bicicleta ou a cavalo. São 15 etapas e 40% do itinerário é feito em terras italianas e 20% no estrangeiro em respeito ao total do caminho. A Via Francígena une 14 regiões européias, indo desde a Inglaterra, passando por França, Suíça e chegando na Itália, o que corresponde a 1.800 quilômetros.

    Só em 2013 foram registrados 100 mil peregrinos, mas espera-se que este número aumente à medida que novas campanhas promocionais sejam lançadas. (ANSA)

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Itália: A crise do futebol local em 5 pontos

Roma - A Itália do futebol volta 50 anos no tempo com a eliminação da Copa do Mundo de ontem (24). Com a saída na fase de grupos, primeiro no Mundial da África do Sul (2010), e agora no Brasil, a Azzurra igualou o recorde de eliminações consecutivas nesta fase de 1962 (Chile), e em 1966 (Inglaterra).

Se naquela época a culpa foi da grande tragédia de Superga, que matou todo o time do Torino em um acidente aéreo em 1949, desta vez a culpa não é só uma questão meramente técnica.

Estrutura

Mas, os problemas são maiores e mais profundos no futebol italiano. Com problemas de cultura futebolística, de logística na parte dos estádios e de estruturas federais para o jogo, passando pela falta de valorização dos jovens talentos e o uso maciço de jogadores estrangeiros - não somente com a presença dos craques, mas em todas as posições de um campo de jogo - até os difíceis problemas com a violência entre as torcidas.

Apesar de ter grandes jogadores e técnicos, a maior parte deles atua fora do país. Marcello Lippi, Carlo Ancelotti e Roberto Mancini há anos não estão na Itália, bem como os melhores jogadores da atualidade como Verrati, Sirigu, Immobile e talvez Balotelli, desejado por clubes ingleses. Também por isso a Itália está fora do Mundial.

Atualmente, a seleção italiana é a nona colocada no ranking da Fifa e, com a eliminação, corre o risco de sair do Top 10 da entidade. Entre os clubes, a temporada de 2013/2014 foi novamente fraca para os italianos: apenas a Juventus chegou à semifinal da Liga Europa.

Presença de estrangeiros

Na temporada 2013/14 da série A, estavam em campo mais estrangeiros do que italianos. Dos 610 atletas, 42% eram nascidos no país. Para encontrar um clube italiano na lista dos times que mais jogadores de seu país têm no elenco, é preciso descer até a 25ª posição para encontrar a Udinese. E este também é um motivo para a Itália estar fora do Mundial.

E o exemplo está dentro de casa. A série B italiana bateu o recorde no número de jogadores jovens italianos e teve aumento de público. Os dados da Panini comprovam: de um total de 655 jogadores nessa divisão, 214 tem menos de 21 anos.

São 483 italianos na competição que representam 73,74% dos atletas da série B. A idade média do campeonato é de 25,3 anos e mais de 2,6 milhões de torcedores viram, ao menos, um jogo do torneio. 

A média nos estádios foi de 5.787 espectadores por jogo, um aumento de 21,5% em relação à temporada anterior.

Estádios Fantasmas

Um jornalista pediu ao presidente da Uefa, Michel Platini, o que a Itália deveria fazer para voltar ao topo do futebol mundial. "Construir estádios", disse Platini ao repórter. E os dados que a Federação Italiana de Futebol (Figc) apresentou em seu relatório anual são claros. Em um ano, houve uma queda de quase 1 milhão de torcedores nos estádios. Em 2011/12 foram 13,2 milhões de pessoas nos locais dos jogos. Já em 2012/13, esse número caiu para 12,3 milhões.

A diminuição de 6,4% no número de espectadores pesa também na arrecadação comercial dos times nos estádios, que teve uma queda de 4,1% para 3,9%. Atualmente, os valores nos locais representam apenas 23% do valor agregado (8% recolhidos nos ingressos e 15% dos anúncios comerciais no local).

Como consequência, continuam a aumentar os débitos da série A. O San Siro (onde jogam Milan e Inter) é muito velho, tendo sua última modernização em 1990. Passou-se um quarto de século e não é mais um tempo de dinheiro fácil. A questão é política e agora os clubes querem construir estádios próprios. Dos grandes, apenas a Juventus conseguiu erguer a sua própria arena.

Violência Padrão

O presidente da Itália, Giorgio Napolitano, declarou que "não se pode negociar com provocadores e isso deve ser um exemplo também para o futebol e os seus presidentes que devem sempre romper com essas pessoas chamadas de torcidas organizadas e com seus chefes". Essa frase foi dita logo após a final da Copa da Itália, no dia 3 de maio, quando enfrentamentos fora do estádio causaram a morte de um torcedor, Ciro Esposito, e o jogo teve atraso de quase uma hora por culpa das organizadas jogarem sinalizadores em campo. O jogo só começou após jogadores negociarem com um dos chefes da torcida. Esposito morreu nesta quarta-feira (25) após lutar para sobreviver por 50 dias em um hospital de Roma.

Outros países, como a Inglaterra, Holanda e Alemanha, resolveram seus problemas de violência dentro e fora do estádio. Na Itália, a maior punição até o momento foi a aplicação da Daspo - uma medida que proíbe a entrada de um torcedor envolvido em confusão dentro de um estádio. Mas, isso não é suficiente.

A temporada 2013/14 foi também foi marcada pelo escândalo da terceira divisão do futebol, a partida entre Nocerina e Salernitana - que foi encerrada aos 20 minutos do primeiro tempo porque os jogadores fingiram lesões.

O caso ocorreu após a Justiça italiana proibir os torcedores da Nocerina de assistirem a partida contra o Salernitana, seu principal rival e time com o qual não jogava há 25 anos. Ofendidos, os fãs da Nocerina ameaçaram de morte os jogadores, tentando impedi-los de disputar a partida. Vencidos pelo medo, nos primeiros 50 segundos de jogo, o técnico da Nocerina fez as três substituições permitidas e, em seguida, os jogadores começaram a "cair" em campo, alegando contusões. A equipe foi excluída do campeonato. E também por isto a Itália está fora da Copa do Mundo.

Direitos de transmissão de imagem

O paradoxo da crise no futebol são as ofertas pelos direitos de exibição das partidas para as séries A e B para o triênio 2015-2018. As maiores ofertas vieram da Sky, em alguns milhões de euros. Nunca foi pago tanto para transmitir.

E esse recorde de dinheiro vai acabar no bolso dos presidentes, especialmente dos maiores clubes italianos. Parte desse valor será utilizado para cobrir o rombo das gestões nos clubes e parte até chegará para os torcedores. E o restante? Não será o caso de começar a pensar no futuro do futebol do que só utilizar esse dinheiro para cobrir os danos do presente?  Também por isso a Itália está fora do Mundial. (ANSA)

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Mondiali, stangata a Suarez: 9 giornate e 4 mesi di stop

Nove turni di squalifica, quattro mesi senza giocare, divieto a entrare negli stadi 

nel periodo della squalifica e multa di poco più di 100mila euro: è la sanzione inflitta dalla Fifa a Suarez dopo il morso a Chiellini







RECIFE 
- Suarez choc: nove giornate di squalifica in Nazionale, quattro mesi senza giocare e senza poter partecipare a nessuna attività legata al calcio, divieto a entrare negli stadi nel periodo della squalifica (una sorta di "daspo") e multa di poco più di 100mila franchi svizzeri. La Commissione Disciplinare della Fifa, presieduta dallo svizzero Claudio Sulser, ha stangato l'attaccante uruguaiano reo di aver dato un morso a Chiellini durante Italia-Uruguay di martedì scorso, finita 0-1 per la Celeste, al termine di una lunga riunione a Rio de Janeiro (quartier generale della Fifa), terminata solo a tarda notte (all'alba in Italia). Nonostante (addirittura) i tentativi del presidente dell'Uruguay, José Mujica, di difendere il giocatore («Non ho visto nessun morso»), alludendo alla solita campagna mediatica contro. E nonostante lo stesso presidente dell'AUF (la federcalcio uruguaiana), Wilmar Valdez, dopo aver consegnato la memoria difensiva ieri pomeriggio alle 16 (un'ora prima del termine fissato dalla Fifa alle 17), avesse detto non ci fossero «prove sufficienti per condannarlo». Nessuno, però, si era fatto alcuna illusione. Adesso la decisione è appellabile. 

LA DECISIONE - E' stato tutto inutile, non è bastato sostenere neanche che Suarez non avesse precedenti in Coppa del Mondo, anche perché ormai le immagini avevano fatto il giro del mondo ed era onestamente difficile sostenere che tutto fosse nato «da uno scontro fortuito, dovuto al precario equilibrio di Suarez. Lo ha colpito alla spalla, poteva essere al collo, alla nuca, alla schiena», secondo la tesi proposta dalla Federcalcio uruguaiana. Ieri le tv brasiliane (vendetta da... Maracanazo?) hanno continuato a mandare, fino a tarda sera, le immagini ingrandite dell'episodio, la Fifa aveva a disposizione tutti gli elementi per valutare quanto successo (e anche per questo l'Italia, che pure avrebbe potuto produrre una propria memoria come parte interessata, ha preferito... declinare l'invito), le immagini erano abbastanza chiare. Per Suarez il Mondiale in Brasile è finito qui, con la doppietta all'Inghilterra e il gesto vergognoso contro l'Italia. 
FOTO MONDIALI, il morso di Suarez a Chiellini
© REUTERS
RECIDIVO - Il problema, però, non sarà solo aver saltato le ultime partite della Coppa del Mondo. L'attaccante nato a Salto è, in materia di morsi, plurirecidivo (tanto da essere... triturato dall'ironia del web). Ne aveva dato uno a Otman Bakkal durante Ajax-Psv (sfuggito all'arbitro Kuipers, quello che ha diretto Italia-Inghilterra 2-1 qui in Brasile) e gli era costato 7 turni di squalifica (l'Ajax non fece appello); ci era ricascato con Branislav Ivanovic durante Liverpool-Chelsea, gesto pagato con 10 giornate (anche qui, senza appello). Ora questo nuovo episodio, che apre fra l'altro interrogativi inquietanti sulla stabilità emotiva del giocatore. Una brutta botta, se è vero che, oltre alle critiche feroci provenienti da tutto il Mondo (il New York Time ha titolato: «Il giocatore più rude usa le mani o i gomiti, il più scorretto i tacchetti. Poi c'è Luis Suarez»), l'Adidas (sponsor della Fifa), che lo ha in scuderia, ha avviato le pratiche per valutare la possibilità di rescindere il contratto con il giocatore. E lo stesso starebbe facendo l'agenzia di scommesse 888 Poker. 

GUAI LIVERPOOL - Oltre alle nove partite che non potrà disputare con la maglia dell'Uruguay, i quattro mesi di sospensione dal calcio costringeranno Luis Suarez a saltare anche tutta la prima fase della stagione del Liverpool. Con la Premier League al via a metà agosto, il centravanti dei Reds mancherà per le prime otto giornate di campionato, e il suo rientro potrebbe avvenire solo alla nona, nel weekend del 25-26 ottobre, quando il Liverpool ospiterà l'Hull City. Nel frattempo Suarez avrà saltato anche le prime tre giornate della fase a gironi della Champions League.

Istat: nascite in calo nel 2013, al minimo storico

Nascite in calo in Italia nel 2013 per il quinto anno consecutivo, toccato il minimo storico di 514mila nuovi nati. E' la fotografia dell'Istat degli indicatori demografici del nostro Paese. Circa l'80% dei nuovi nati proviene da donne italiane,il 20% da donne straniere. Il numero medio di figli per donna scende da 1,42 nel 2012 a 1,39 nel 2013.
   
   Il matrimonio religioso perde ancora terreno - La celebrazione del matrimonio con rito religioso perde ulteriore terreno nei confronti del rito civile. Tra il 2008 e il 2013 la quota di sposi che sceglie il primo passa infatti dal 63% al 57%, mentre la quota di coloro che optano per il secondo cresce dal 37% al 43%. Lo segnala l'Istat nel report degli indicatori demografici del nostro Paese. Complessivamente nel 2013 si sono celebrati meno di 200 mila matrimoni, per un quoziente di nuzialità pari al 3,3 per mille, il più basso nella storia del Paese.

   Cala l'ingresso degli immigrati, -42 mila nel 2013 - Calano gli ingressi dei cittadini stranieri, 279 mila nel 2013 contro i 321 mila del 2012: 42mila in meno. I rimpatri di italiani sono 28 mila. Lo rende noto l'Istat. Crollano gli arrivi dalla Romania (-25% sul 2012) e dalla Cina (-12%).
   Aumentano le emigrazioni - Nel 2013 le immigrazioni dall'estero scendono a 307 mila, pari al 5,1 per mille, contro le oltre 350 mila del 2012 (5,9 per mille). Aumentano invece le emigrazioni, circa 126 mila (2,1 per mille), contro i 106 mila dell'anno precedente (1,8 per mille). Lo segnala l'Istat. Nel periodo 2008-2013, tra coloro che abbandonano il Paese per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri (da 22 a 44 mila), che il numero di italiani (da 40 a 82 mila).

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Restauro Fontana Trevi, si allestisce il 'ponte' per i turisti

Scattati a Roma i lavori per la costruzione della 'passerella' che permetterà ai turisti di seguire da vicino i lavori di restauro della Fontana di Trevi, uno dei monumenti più famosi al mondo, sponsorizzati da Fendi. A montare la struttura in ferro, sulla quale i visitatori potranno camminare, sono una squadra di fabbri che fa capo alla società C.a.r.p. Group Srl di Roma. Al montaggio c’è la supervisione dei tecnici della Sovrintendenza. La struttura dovrebbe essere pronta in 4-5 giorni, secondo la tabella di marcia salvo imprevisti. La 'passerella' "è abbastanza lunga e non sappiamo quanto ci vorrà - ha raccontatouno degli operai a lavoro nel cantiere. Per adesso abbiamo sostituito la recinzione metallica attorno al monumento con dei pannelli di plexiglas trasparenti".

In ogni caso, dovrà essere pronta entro fine giugno, spiegano dal Campidoglio, e in mattinata la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha effettuato un sopralluogo nell'area. Una volta ultimato l'inedito ponte sulla Fontana i visitatori potranno ritornare al tradizionale rito del lancio della monetina nell'acqua per sperare di ritornare nella Capitale. Ora infatti la vasca è vuota e solo gli irriducibili non rinunciano nel lancio anche se a secco. Con la passerella si potrà dunque visitare il monumento da un'altra prospettiva, vedere il cantiere del restauro e lanciare la propria monetina in una vasca d'acqua posta al centro della recinzione proprio per i fedelissimi del rito propiziatorio.


Il restauro vero e proprio del monumento, gioiello del '700, poi diventato uno dei luoghi della Dolce Vita, sarà avviato solo al termine dell'allestimento del cantiere a vista. A finanziare interamente l'intervento di recupero dell'opera è la maison di moda Fendi che ha donato a Roma capitale un contributo di 2 milioni e 180 mila di euro. I lavori verranno realizzati sotto la supervisione tecnico-scientifica della Sovrintendenza capitolina ai beni Culturali e dovrebbero durare circa un anno e mezzo.

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quarta-feira, 25 de junho de 2014

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