segunda-feira, 28 de setembro de 2009

Berlusconi: «Saremo qui per sempre»

Berlusconi (Ansa)


Milano, Corriere della Sera - Silvio Berlusconi ha concluso la prima festa nazionale della Libertà a Milano, accolto da un'ovazione dei militanti che lo hanno accolto con "'Silvio, Silvio" e la canzone "Meno male che Silvio c'e". Bordate ad alzo zero all'opposizione anti-italiana: «Tifano per la crisi. La sinistra italiana resta quella dei soliti comunisti», e poi anche avvisi agli alleati: «Il Pdl è un partito dove c'è dialettica e anche libertà di coscienza». E ancora: «Nessuno riuscirà a dividerci dalla Lega».

VI PORTO I SALUTI DI UN SIGNORE ABBRONZATO, «E' UNO BRAVO» - L'inizio dell'intervento del presidente del Consiglio è con battute di spirito. Una non è nuova, anche se con un'aggiunta: « Vi porto i saluti di uno che si chiama... uno abbronzato... Ah, Barack Obama». E poi «voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie» riferendosi al suo incontro con la first lady Usa (guarda il video). Poi, facendosi serio, ha detto alla platea: «Vi do una ottima notizia: è uno molto bravo. E questo ci deve fare contenti". Anche perchè «i rapporti sono facili, è anche una persona ironica e autoironica». Fine delle battute? No, tocca alla Gelmini: «Accogliamo il ministro Gelmini che la sinistra vorrebbe come simbolo sexy del governo, e anche Italo Bocchino che rappresenta le minoranze, dice che lo è. Ma che invece è il simbolo della serietà dei ministri, di chi lavora per la nostra scuola, perché i nostri giovani siano sempre più preparati».

«CON NOI NUOVA MORALITA'» - Poi si parla dei successi del governo. E l'elenco è lungo, a cominciare dal fatto che, dice Berlusconi: «Abbiamo introdotto un nuovo elemento nella politica italiana: la moralità. La moralità è quella di mantenere gli impegni elettorali. Abbiamo firmato un contratto con gli elettori che ci siamo impegnati a rispettare».

«SE VADO IN TV E' UN ATTO DELINQUENZIALE» - Berlusconi parlando alla Festa del Pdl ha osservato che «se io vado a parlare in una tv è uno scandalo, se vado in una seconda televisione divento un dittatore, se vado in una terza siamo al regime e in una quarta siamo ad un atto delinquenziale. Invece Barack Obama è andato in cinque diverse televisioni a spiegare la sua riforma sanitaria e ha fatto bene, perchè i leader devono prima di tutto informare i cittadini».

DIFESA DELLA LIBERTA': «NOI SAREMO QUI PER SEMPRE» - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo discorso ha parlato anche della differenza tra la libertà del centrodestra e quella del centrosinistra e ha garantito che non ci sarà mai, fino a quando al governo ci sarà il centrodestra, «uno Stato di polizia tributaria come voleva Visco». «Fino a quando saremo qui, e dato che saremo qui per sempre - ha detto - questo Stato non lo permetteremo mai».

«NON DOBBIAMO AVERE PIU' PAURA DELLA CRISI» - Oggi non dobbiamo più avere paura. Lo dico anche agli imprenditori di investire con coraggio». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando alla festa del Pdl. Berlusconi ha ricordato gli interventi del governo: «abbiamo agito prima degli altri, abbiamo garantito gli ammortizzatori sociali a tutti coloro che hanno perso il lavoro e abbiamo scoperto che abbiamo un sistema bancario più solido degli altri perchè siamo grandi risparmiatori». «Dobbiamo - ha proseguito - perseverare in questa direzione senza paura». E, per chiudere l'argomento: «L’opposizione ha fatto il tifo per la crisi. E’ qualcosa di cui avere consapevolezza».

OPPOSIZIONE, VERGOGNA - «Siamo orgogliosi dei nostri militari, che sono là (in Afghanistan ndr.) coraggiosamente per difendere la pace». Silvio Berlusconi ha scaldato la platea parlando dei militari italiani in missione. Il premier dice che è una vergogna «un'opposizione che brucia in piazza le sagome dei nostri soldati, che inneggia a meno sei... Non ci stiamo, è inaccettabile avere un'opposizione di questo tipo nel nostro paese». «Vergogna, vergogna, vergogna» ha urlato Berlusconi nel microfono tra gli applausi. In serata, poi, una precisazione di Bonaiuti: «Dopo avere ricordato il sacrificio dei nostri soldati in Afghanistan, il Presidente Berlusconi ha voluto semplicemente deprecare alcune scritte vergognose da attribuire non ai partiti della sinistra parlamentare ma a frange estreme della sinistra extra parlamentare».

OVAZIONE PER FELTRI - Prima dell'arrivo di Berlusconi Vittorio Feltri era stato accolto con un'ovazione. Il direttore del Giornale era stato presentato dal palco dal ministro della Difesa Ignazio La Russa insieme agli altri esponenti del Pdl. FRANCESCHINI: «PARLAVA IN PLAYBACK» - Il commento del segretario del Pd è stato lapidario Dario Franceschini : «Chiaramente Berlusconi parlava in playback... Stesse grida e insulti all'opposizione ripetuti da 15 anni. E recitando si scalda anche!»

CASINI: «BERLUSCONI OFFENDE, INTERVENGA IL QUIRINALE» - Dura anche la reazione del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: «Il Presidente del Consiglio può dire ciò che vuole anche al di fuori di ogni minimo autocontrollo. Ma non può in alcun modo falsificare e ridicolizzare l'opposizione di questo paese che ha difeso e difende i militari italiani impegnati nelle missioni di pace, la bandiera americana e quella israeliana, come lui e prima di lui e nel caso dell'Udc anche con maggiore coerenza. Basta pensare al voto per le missioni in Afghanistan che noi sostenemmo anche durante il governo Prodi nonostante il voto contrario di Forza Italia e Alleanza Nazionale. Chiedo con rispetto e deferenza al Presidente della Repubblica e ai Presidenti delle camere di intervenire per ristabilire la verità dei fatti».

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