quinta-feira, 3 de junho de 2010

L’Italia in Sud Africa: Mondiali ma non solo

A partire dall’11 giugno, con l’inizio dei Mondiali di calcio, il Sud Africa sarà meta per migliaia di italiani, per i quali la Farnesina ha predisposto un vademecum di utili consigli da seguire.

Ma il Sudafrica non e’ solo campionati del mondo: l’Italia è molto presente nel Paese. Alcune imprese sono state direttamente coinvolte proprio in lavori connessi con i Mondiali: ad esempio, per il miglioramento delle infrastrutture stradali e dell’aeroporto e dello stadio di Cape Town, passando per la costruzione di un grosso impianto idroelettrico. Più in generale, sono numerose le imprese italiane presenti sul suolo sudafricano in diversi settori: costruzioni, estrattivo, trasporto e spedizione, alloggio e ristorazione, sostegno alle imprese, servizi professionali, scientifici e tecnici, immobiliare, etc.

Sul fronte dei rapporti politici, il Presidente sudafricano Jacob Zuma ha partecipato alle sessioni di outreach del G8 di L’Aquila ed il Ministro Franco Frattini ha incontrato in tale occasione il suo omologo, Maite Nkoana-Mashabane. Il Ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola ha visitato il Sud Africa a settembre 2009, manifestando ai colleghi sudafricani l’intenzione di ri-orientare la politica commerciale ed industriale italiana dal tradizionale asse mediterraneo, per dare nuova priorità al continente africano nel suo complesso, in cui Pretoria conta una posizione di indubbio rilievo per le proprie strutture avanzate.

L’Italia è impegnata in Sud Africa anche con la Cooperazione: nel 1996 è stato concluso un Accordo quadro, a cui ha fatto seguito, nel 1998, un Accordo regolante l’assistenza tecnica e scientifica. Nel marzo 2002, in occasione della visita di Stato del Presidente Ciampi nel Paese, il Sottosegretario Alfredo Mantica ha firmato uno dei protocolli tecnici a sostegno del settore sanitario.
Molto attiva anche la collaborazione culturale, scientifica e tecnologica. Il Governo italiano sostiene con contributi finanziari tre cattedre aggiuntive di italiano presso le Università sudafricane, mentre scienziati e ricercatori di enti di ricerca italiani collaborano alla costruzione del prototipo sudafricano dello Square Kilometer Array (SKA), che sarà il più grande radiotelescopio del mondo.

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