segunda-feira, 14 de junho de 2010

Nella fabbrica delle figurine


La fabbrica Panini a Modena nella storica sede di Via Emilio Po 380 (foto di Ambra Craighero)

MODENA – «Ho tre Baggio, mi dai un Beppe Signori? E se ti do un Fabio Capello del mondiale in Messico 1970, tu mi dai un Rivera di qualsiasi anno per il mio papà? Senti, se proprio non vuoi, facciamo che oltre a Capello, ti do la doppia "figu" dello scudetto dell’Inter di quest’anno e tu mi dai la tua doppia di Andrea Pirlo del mondiale in Sudafrica». Hanno fatto trepidare intere generazioni di ragazzini e ancora oggi sono nelle tasche dei bambini. Scambi, trattative per completare l’album, mini "bische" per giocarsele con gli amici durante l'intervallo a scuola. E infine, per molti, il rituale dei lanci delle figurine giù dai muretti o dai cavalcavia quando passava una ragazza. Il loro appeal non è mai tramontato: nell'era di Internet e delle console supertecnologiche, le figurine conquistano ancora il cuore di giovani e meno giovani. E alla Panini, che di questo mondo è il nome per antonomasia, ne vanno orgogliosi.


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