quinta-feira, 8 de julho de 2010

Brasile: l'ombra dell'omicidio sul portiere del Flamengo, ora è in carcere

Rio de Janeiro - E’ un idolo della torcida del Flamengo, la squadra più popolare del Brasile. Aveva davanti una brillante carriera in Europa, sulle orme dei suoi colleghi Julio Cesar e Dida: di recente se n’era interessato anche il Milan. Ma il portiere Bruno de Souza, 25 anni, è caduto vittima del cocktail tra violenza, sesso e amicizie pericolose, sempre più comune tra i calciatori brasiliani. Oltre e peggio di tutti. Da giovedì sera è in galera a Rio de Janeiro, con il sospetto di aver fatto sequestrare e uccidere una ragazza con la quale aveva avuto una relazione, e un figlio. Di Eliza Samudio, però, non si trova il corpo. Potrebbe essere stata fatta a pezzi e i suoi resti gettati ai cani. Il mistero appassiona il Brasile da settimane, ma sembra essere finalmente arrivato al punto di svolta.

Ragazza di vita - Eliza aveva anche lei 25 anni, era una tipica bellezza brasiliana. Aveva tentato una carriera come modella, poi finita sui set dei film porno. Eliza era fiera delle sue amicizie nel mondo del calcio, mostrava tra le altre una foto abbracciata a Cristiano Ronaldo, e partecipava ai loro “festini”, probabilmente a pagamento, in varie città del Brasile. «L’ho conosciuta in un’orgia, e purtroppo è scoppiato il condom», ha tagliato corto Bruno. Lei sosteneva invece che i due avevano avuto una relazione segreta (il portiere è sposato, con due figli), si diceva innamorata e anche per questo aveva deciso di tenere il bambino quando ha scoperto di essere incinta.


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