Tarquinia - La chiesa di Santa Maria in Castello
Un'aria di festa ammanta il centro medievale, il vino inebria i vicoli acciottolati e dalle piazze, sotto torri gentilizie e antiche chiese, note diverse si spingono fin oltre la cinta muraria. A Tarquinia torna l'ebbrezza del DiVino Etrusco, l'appuntamento enoico dove il nettare di Bacco affratella migliaia di visitatori e fa da trait d'union per mostre, concerti e spettacoli.
Giunto alla sua quarta edizione, il DiVino Etrusco nasce da un'idea semplice ma allo stesso tempo accattivante: coinvolgere la dodecapoli etrusca - ovvero l'insieme di dodici città-stato che secondo la tradizione costituirono una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare - in un percorso itinerante che si snoda nel pittoresco centro storico cornetano. Il prossimo weekend il paese laziale accoglierà i suoi ospiti con una tracolla e un calice dove degustare i vini di tutte e dodici le città: Tarquinia, Veio, Vulci, Roselle, Cerveteri, Populonia, Volterra, Bolsena, Chiusi, Arezzo, Orvieto e Perugia. Sarà un viaggio sensoriale per scoprire le origini del vino, che agli etruschi deve l'importazione della vite in Europa e un sistema di coltivazione ancora oggi in uso in molte aziende di queste località.
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