sábado, 7 de agosto de 2010

Festa U2, quasi una «prima» mondiale

Torino - Le note di «Space Oddity» di Bowie, una sparata chitarristico-elettronica, quindi «Beautiful Day», rutilar di luci, centinaia di palloncini rossi nelle prime file del parterre, selva di bandierine agitate dai fan in modo da formare i colori dell'Irlanda, Bono che passeggia danzando nella sterminata pista circolare, poi la sua voce enfatica e inconfondibile, l'immenso ragno elettronico-meccanico a 4 zampe che riempie il centro dello stadio e lo domina. A dispetto dei pessimisti sono in 45 mila a festeggiare gli U2 in questa prima data del tour europeo dopo lo stop di Berlino, causato dai problemi di ernia del disco del carismatico cantante solista. Ancora una volta la macchina spettacolare e sonora si somma alla capacità di emozionare di questo quartetto irlandese che, oltre a macinare miliardi e bellissime canzoni, ha anche una o più missioni planetarie da compiere come combattere la fame nel mondo o far condonare dai governi il debito dei Paesi poveri. La sequenza delle canzoni è accattivante e i quattro hanno infiammato la platea smentendo di fatto chi li dava in fase calante. Bono non ha mancato di far gli auguri a The Edge, che domenica compie 49 anni e di definirsi «figliol prodigo» in una band che per lui è una famiglia di fratelli.

Forse al botteghino qualcosa non è andato proprio come al solito (in fondo è quasi metà agosto e siamo a Torino...) ma sul fronte del palco nulla da eccepire. Pur trattandosi della continuazione di uno show e non di una prima vera e propria l'interesse mondiale per lo show è stato altissimo, con inviati e spettatori da tutto il mondo (4000 i biglietti venduti all'estero). Gli U2 hanno dato una discreta riverniciata allo spettacolo con l'aggiunta due brani inediti «Glastonbury» («stiamo diventando un po' hippy», ha detto Bono) ispirato alla loro mancata partecipazione al celebre festival inglese e «North Star», per chitarra e voce, suonata al buio; poi alcuni ritocchi alla scaletta come l'aggiunta di «Miss Sarajevo».

I fan hanno trascorso giorni (anche piovosi) intorno allo stadio per ascoltare le prove e nella segreta speranza di incontrare i quattro. I biglietti costavano ieri da 34,50 a 287,50 euro senza contare speculazioni legate a incette e bagarini (due di questi, ieri, sono stati fermati dalla polizia). Questo e il periodo feriale e la crisi non hanno giovato all'evento. «Un concerto il 6 agosto a Torino - confida il promoter italiano Roberto De Luca - è una sfida alla legge di gravità». Ciò nonostante gli U2 sembrano ancora gli unici al mondo in grado di riunire le folle, scatenare la caccia al biglietto e sono anche gli unici ad avere un frontman chiamato Bono che viene ricevuto da capi di Stato.

Lui, Bono, l' uomo che viaggia con un consigliere musicale e uno politico al fianco, insiste su uno spettacolo che non si rivolge solo ai fan ma a tutti gli amanti del pop e del rock. Fra le canzoni più applaudite «Vertigo» e «City of Blinding Lights» mentre dal repertorio più recente «Magnificent» che è già diventata un classico. Finale in grande crescendo con «Sunday Bloody Sunday» e la ninna nanna dedicata a Martin Luther King, «Walk on». Nella raffica di bis «One», «Where the Streets Have no Name», «With or without You»L'onta della multa da 1000 euro per i troppi decibel nelle prove è stata lavata da cinque bottiglie di barolo d'annata (ciascuna corrispondente all'anno di nascita dei membri della band) e del «quinto» U2, il produttore Paul McGuinness, dono degli assessori della Regione Piemonte Michele Coppola e Alberto Cirio.

Mario Luzzatto Fegiz
http://www.corriere.it/

Nenhum comentário: