Roma - ''Sono destituite di ogni fondamento le indiscrezioni di un senatore brasiliano interpellato dal 'Riformista' circa presunte garanzie fornite dal Presidente Berlusconi al Presidente Lula sul caso Battisti''. Lo afferma un comunicato di Palazzo Chigi.
''In particolare, mai in nessun incontro fra i due leader - precisa la nota di Palazzo Chigi - il Presidente Berlusconi ha mostrato sottovalutazione per la vicenda dell'estradizione, richiamando invece costantemente la linea perseguita dall'Italia a ogni livello perché Cesare Battisti venga riconsegnato alla giustizia italiana. L'ultimo atto ufficiale di una lunga serie in questo senso è stata la convocazione, il 21 dicembre scorso a Palazzo Chigi, dell'ambasciatore del Brasile a Roma, José Viegas Filho, da parte del Sottosegretario Letta". In particolare, il senatore Eduardo Suplicy sostiene: : "Il presidente Berlusconi ha già garantito a Lula, qualunque sia la sua decisione, non monterà una polemica sul caso Battisti".
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva decidera' oggi, dice la Folha de S.Paulo, o domani, O Globo, sulla sorte di Cesare Battisti. Ma la Folha aggiunge che l'ex terrorista, anche se Lula decidera' per la sua scarcerazione, puo' restare in prigione fino a febbraio. L'ordine di scarcerazione dipende infatti dal Supremo Tribunale Federale (Stf) che ha sospeso le attivita' per le feste di Natale. Il presidente del Stf, Cezar Peluso, puo' analizzare il caso in plenaria ancora un volta. Questo puo' dare adito a nuove cause nel Stf. L'avvocato che rappresenta Italia, Nabor Bulhoes, ha detto alla Folha che studiera' la possibilita' di un nuovo ricorso davanti al Supremo Tribunale Federale. Secondo O Globo domani Lula annuncera' la concessione dell'asilo a Battisti con la motivazione di proteggere l'integrita' fisica dell'italiano. Il quotidiano carioca aggiunge che Lula ha gia' deciso da mesi sul no all'estradizione in Italia, ma ha preferito non annunciarlo prima per una questione di opportunita' nel corso della campagna presidenziale di Dilma Rousseff. O Globo conclude che Lula non vuole indebolire le relazioni con l'Italia a per questo ha chiesto all'Avvocatura generale dello stato ''argomenti giuridici solidi''.
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