La nuova Fiat Freemont
(di Andrea Silvuni)- Gavi, Alessandria - Primo veicolo Fiat frutto della partnership con Chrysler Group, Freemont tiene a battesimo quell'integrazione industriale tra le due aziende - un ruolo che Marchionne ha definito "prima pennellata del quadro" - che sosterrà Fiat nel completo rinnovamento della gamma entro 30 mesi e che vedrà il debutto in anteprima della Nuova Panda al prossimo Salone dell'Auto di Francoforte. Freemont ha doppia nazionalità: nasce nello stabilimento messicano di Chrysler a Toluca sulla base del modello americano Journey, ma è stato profondamente rivisto dai tecnici e dai designer della Casa torinese per adattarlo alle esigenze ed ai gusti degli utenti europei. Assemblato nella fabbrica di Toluca dove viene costruita anche la 500, Fiat Freemont evidenzia numerose specificità per il mercato continentale (tra cui sterzo e sospensioni) e due gruppi motopropulsori "made in Italy" al 100%. La nuova Fiat viene infatti lanciata esclusivamente con motori 2.0 Multijet 2 di ultima generazione da 140 o 170 Cv - che vengono fabbricati da Fiat Powetrain a Pratole Serra - abbinati a un cambio manuale 6-35 C che Fiat Powetrain costruisce invece nello stabilimento piemontese di Verrone.
L'unico gruppo di provenienza americana è il Pentastar 3.6 benzina V6 da 276 Cv che, entro fine dell'anno, affiancherà il 2.0 Multijet 2 da 170 Cv nelle Freemont a quattro ruote motrici.
I motori Multijet 2 e il cambio manuale a 6 marce partono in nave, dopo il trasporto via terra, dal porto di Genova alla volta di Vera Cruz, in Messico. La Freemont compie invece un viaggio verso l'Europa leggermente diverso, in quanto da Vera Cruz la nave fa rotta verso Livorno, dove le auto vengono sbarcate e stoccate nell'impianto ex Chrysler, dove arrivano anche le Jeep. Freemont beneficia del "saper fare" di Chrysler e delle capacità dei fornitori nordamericani per mettere a disposizione della clientela europea dotazioni di livello elevato, solitamente presenti solo in modelli di segmento superiore, come il clima automatico trizona, l'impianto radio-Cd-Mp3 con schermo touch screen da 4,3 pollici, il trip computer, i comandi audio al volante, il cruise control, il sensore pressione pneumatici (TPMS), il sistema di accesso senza chiave, i sensori parcheggio posteriori, il sedile guida regolabile elettricamente, il child booster (il sedile posteriore che si rialza nella parte centrale per ospitare i bambini) e perfino l'allarme antifurto. L'elettronica "made in Usa" svolge un ruolo determinante nella qualità della vita a bordo ma anche nel controllo della dinamica di marcia e della sicurezza: oltre ai 6 airbag, all'ABS completo di Brake Assist, all' ESP con Hill-Holder, Freemont è anche dotato - di serie in tutte le versioni - di sistema antiribaltamento (ERM). Questo dispositivo utilizza i dati ricevuti dai sensori dell'ESP per rilevare potenziali rischi di ribaltamento e interviene dosando la forza frenante inviata alle singole ruote e modulando la posizione della valvola a farfalla.
Altra "chicca" che deriva dalla attenzione che negli Usa viene dedicata all'impiego dei veicoli nel tempo libero è il sistema intelligente di controllo del traino Trailer Sway Control (TSC), che gestisce la dinamica di marcia in funzione del comportamento di una caravan o di un rimorchio porta barca.
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