terça-feira, 13 de dezembro de 2011

La Madonnina «svela» i suoi segreti

MILANO - Per ammirarla si devono alzare gli occhi al cielo. Perché la Madonnina è posizionata sulla guglia più alta della navata sinistra del Duomo di Milano. Ora, «scende» per essere ammirata da vicino. Per sei mesi e aiutare il suo restauro. Mercoledì apre nella cattedrale «La Madonnina. Origine e storia di un simbolo», la prima esposizione interamente dedicata alla «protettrice» della città e voluta dalla Veneranda Fabbrica 137 anni dopo la collocazione della statua sulla guglia maggiore, nel dicembre 1774. In mostra, accanto al fonte battesimale fino al 14 giugno, le opere che ne costituiscono la storia e la struttura: il busto originario in noce intagliato nel 1769 da Giuseppe Antignati, unica parte rimasta del modello ligneo della statua usato per dare forma a 33 lamine di rame dorato, l’alabarda in rame sbalzato e dorato, originario complemento della statua usato per nascondere il parafulmine e trapassata da una saetta durante un violento temporale nel 1967, e infine l’intelaiatura interna, sostegno originale della statua, sostituita alla fine degli anni Sessanta da una struttura identica in acciaio inossidabile sulla quale sono rimontate le lastre di rame restaurate e ridorate con 6,750 foglie d’oro. A presentare la mostra oggi l’arciprete del Duomo Luigi Manganini e il presidente della Veneranda Fabbrica Angelo Caloia.

L'ALLESTIMENTO - A curare la mostra, Guido Canali, che si occupa anche del Museo del Duomo, con la collaborazione di Gianfranco Zanafredi, la realizzazione grafica di Italo Lupi e il contributo di Gabriele Basilico. L’esposizione si propone come «elemento di unione fra i due interventi su cui in questo momento siamo concentrati», ha spiegato Caloia, ovvero quelli sul Museo del Duomo, dove le opere oggi in cattedrale troveranno posto, e sulla guglia maggiore. Proprio a sostenere la prosecuzione del restauro della guglia che sostiene la Madonnina sara’ destinato il ricavato degli ingressi alla mostra, da 3 euro oppure 5 euro con una speciale serigrafia artigianale del volto della Madonnina. Tutte le statue sono state asportate dalla grande guglia ed è cominciato il restauro. È stato raccolto circa il 30% dei 9 milioni che occorrono per completare gli interventi e la Fabbrica sta cercando nuovi contributi dal pubblico e dal privato. «Certo ci rendiamo conto che sono momenti di difficoltà per tutti - dice Caloia - ma confidiamo di trovarli». Intanto «questa esposizione vuole riavvicinare i milanesi e i visitatori del Duomo alla Madonnina. Ci vorranno ancora due anni per ultimare i restauri. Ora si sta lavorando fra 80 e 95 metri di quota per organizzare gli interventi sulla cuspide». Nella grande guglia «è riassunto - dice monsignor Manganini - il desiderio e la volontà di tutto un popolo, che oggi deve riscoprire questa sua storia». La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.

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