Una direttiva per far applicare lo ius soli in Italia e negli altri
stati membri dell'Ue. Il 31 maggio tutti in piazza a Roma per i diritti
dei nuovi italiani
Per i diritti delle seconde generazioni si muova l’Unione Europea. Serve una direttiva sullo ius soli, che inviti tutti gli stati membri all’approvazione di una legge nazionale che riconosca la cittadinanza del paese in cui nascono ai minori figli di genitori stranieri.
Per i diritti delle seconde generazioni si muova l’Unione Europea. Serve una direttiva sullo ius soli, che inviti tutti gli stati membri all’approvazione di una legge nazionale che riconosca la cittadinanza del paese in cui nascono ai minori figli di genitori stranieri.
È questo il senso dell’appello “Chi nasce qui è di qui” nato per
iniziativa del presidente degli europarlamentari Pd, David Sassoli, e
del sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio e sostenuto dal comitato
promotore della campagna "L'Italia sono anch'io".
Tra i firmatari ci sono Rita Levi Montalcini, Romano Prodi, Roberto Saviano, Don Luigi Ciotti, Carlo Verdone, Andrea Olivero, Claudio Baglioni, Susanna Camusso,Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Piero Fassino, Concita De Gregorio, Andrea Camilleri, Hannes Swoboda, Jean-Lèonard Touadi, Moni Ovadia, Margherita Hack, Giorgio Gori, Nicola Piovani, Ascanio Celestini, Jonis Bascir, Felice Laudadio, Stefano Rodotà, Shukri Said, Andrea Segre e Valerio Mastrandrea.
“La nostra popolazione – scrive Sassoli - si è arricchita di minori di
seconda generazione, nati nel nostro Paese da genitori stranieri. Sono,
questi ragazzi, i compagni di banco dei nostri figli. Parlano la loro
stessa lingua, condividono le loro stesse passioni, giocano, studiano,
crescono insieme. Sono uguali ma diversi: gli uni sono cittadini, gli
altri non lo sono. Senza cittadinanza si é esclusi”.
“È un vulnus – continua l’europarlamentare - che si va facendo sempre
più marcato e che rischia di renderci tutti più deboli, di produrre una
società frammentata e schizoide, terreno fertile per quel seme malato
portato dal vento xenofobo che da tempo soffia sull’Europa, alimentato
dalla crisi, dalle paure e dalle precarietà che essa produce. La realtà
in cui viviamo ci chiede con un'urgenza crescente di sanare "una vera e
propria follia", come l'ha definita il Presidente della Repubblica,
Napolitano”.
Per sostenere l’appello, i promotori hanno indetto una manifestazione il 31 maggio alle ore 17 in Piazza San Silvestro a Roma. Tutti invitati, insieme ai rappresentanti delle comunità straniere, sindacali e politivi e alle associazioni laiche e cattoliche, senza simboli né bandiere per dire che “Chi nasce qui, è di qui”.
Elvio Pasca
www.agoranoticias.net
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