sexta-feira, 28 de setembro de 2012

Coldiretti, 1 piatto su 4 da antichi romani

Coldiretti, 1 piatto su 4 da antichi romani  
Coldiretti, 1 piatto su 4 da antichi romani
 
ROMA - Almeno un piatto Made in Italy su quattro deriva - totalmente o in parte - da ricette degli antichi romani, "a testimoniare il forte legame che unisce la gastronomia nazionale alla storia millenaria del Paese". E' quanto afferma Coldiretti in occasione dell'inaugurazione del Festival nazionale di Campagna Amica "Cibi d'Italia" al Circo Massimo a Roma dove è stata effettuata una ricostruzione della tavola dell'antica Roma, allestita alla presenza del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e di migliaia di scolari.

Dal Garum, oggi noto come colatura di alici, che Apicio annovera in quasi tutte le sue ricette nel famoso libro "De re coquinaria", al Libum, il pane più antico la cui ricetta è descritta minuziosamente da Catone nel celebre "agri cultura liber", e ancora dai Basynias, antenati degli struffoli citati da Ateneo nella sua storica opera "Deipnosophistai", alle Lagane e tracta, le squisite tagliatelle alla bolognese, citate nelle Satire di Orazio, sono solo alcune delle specialità citate nelle popolari opere dei più celebri autori latini.

"Quello tramandato dai grandi autori del passato - afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini - testimonia l'immenso patrimonio enogastronomico nazionale che solo l'Italia, come unico Paese al mondo, può vantare di aver custodito e trasmesso, seppur con qualche piccola variante acquisita nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri". Infatti leggendo e confrontando le ricette dell'antica Roma con quelle attuali - afferma la Coldiretti - si viene a sapere che l'amata cassoeula dei milanesi è una ricetta ereditata dagli antichi romani col nome di Pulmentarium ad ventrem, la famosa porchetta di Ariccia è in realtà una golosità già molto apprezzata dai loro antenati col nome di Porcellum elixum farsilem e la caratteristica pizza bianca romana aveva già in passato il nome di Artolaganaus. E poi l'Esicia plena, a noi arrivate come polpette fritte, non sono un'invenzione della nonna e, infine, la squisita cassata siciliana era già considerata una golosità assoluta.


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