terça-feira, 5 de novembro de 2013

Albero genealogico dei record


I discendenti di Achille Bhérer in una foto del 1960 (fonte: famiglia Bhérer)  
 I discendenti di Achille Bhérer in una foto del 1960 (fonte: famiglia Bhérer) 
 
Ricostruito un albero genealogico da record: conta oltre 13 milioni di persone e affonda le sue radici nel XV secolo. Le sue ramificazioni sono state tracciate rielaborando i dati relativi a 43 milioni di profili pubblicati online in un social network dedicato alla genealogia, e potranno svelare come i geni del Dna influiscono su longevità e fertilità generazione dopo generazione.

La ricerca, come si legge sul sito di Nature, è stata presentata a Boston in occasione del congresso dell'American Society of Human Genetics, e porta la firma del famoso 'hacker' del genoma Yaniv Erlich, l'esperto di biologia computazionale del Whitehead Institute for Biomedical Research di Cambridge che pochi mesi fa aveva evidenziato i rischi a cui è esposta la privacy delle persone che donano il Dna alla ricerca scientifica.

Nell'ambito del progetto di ricerca FamiLinx, Erlich e i suoi collaboratori hanno raccolto i dati appartenenti a oltre 43 milioni di profili pubblici disponibili sul sito dedicato alla genealogia www.geni.com: tra i più famosi, anche quelli del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e della neo-mamma reale Kate Middleton.

Le informazioni su nascite, decessi e città di appartenenza sono state assemblate in alberi genealogici di diverse dimensioni: i più piccoli contano poche migliaia di persone, mentre il più esteso ne conta addirittura 13 milioni. Questa operazione rappresenta un gigantesco passo in avanti per i genetisti, come ha spiegato lo stesso Erlich, perché fino ad oggi gli alberi disponibili per gli studi scientifici erano molto più piccoli e contavano al massimo centinaia di migliaia di individui.

Gli alberi genealogici 'figli' del web sono ora accessibili a tutti i ricercatori che ne vogliano fare uso: i nomi e le informazioni sensibili relative alle persone coinvolte sono stati eliminati nel rispetto della loro privacy.

www.ansa.it

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