Il tesoro è nascosto sottoterra, come molte delle sorprese che il parco archeologico l'Appia antica ancora può riservare. Ma il patrimonio scoperto sotto il manto erboso del complesso di Santa Maria Nova, accanto alla villa dei Quintili, non è fatto di forzieri, monete, gioielli. Nemmeno di sculture antiche. Eppure di qualcosa di altrettanto prezioso. E, in quanto opera di ingegneria, di tipicamente romano: un criptoportico di età adrianea, trasformato sotto Commodo in cisterna per rifornire d'acqua le terme dei suoi pretoriani e costruito con semplici mattoni che recano però impressi i segni di una straordinaria, umile storia: i marchi della fabbrica che li costruì e il nome dei consoli del 123 dopo Cristo che regnavano in quel tempo, ma anche la sigla, anonima e commovente, delle operaie che li impastarono, perfino l'impronta degli animali che camminarono sopra i conci quando erano, freschi, stesi ad asciugare.
mais
www.repubblica.it
Nenhum comentário:
Postar um comentário