quinta-feira, 28 de maio de 2009

Cognome

A destra Allegra Versace Beck, figlia di Donatella Versace, a sinistra (Grazia Neri)

Milano — Doppio cogno­me ai figli, del padre e della ma­dre. E a scegliere l’ordine po­trebbero essere gli stessi geni­tori. In commissione giustizia della Camera il dibattito si av­via verso un testo unico, che sarà la sintesi delle varie propo­ste arrivate in aula finora. «In Italia non esiste una specifica disposizione di legge sull’argo­mento, ma prevale la consuetu­dine di assegnare ai figli il co­gnome del padre» spiega Giu­lia Bongiorno, pdl e presidente della commissione giustizia al­la Camera.

A sollecitare i lavori per arri­vare a una legge la sentenza della Corte Costituzionale del febbraio 2006, che in modo esplicito rilevò come «il siste­ma di attribuzione del cogno­me è retaggio di una concezio­ne patriarcale della famiglia non più coerente con i principi del nostro ordinamento». Più recentemente, nel settembre scorso, si pronunciò la Cassa­zione invitando il Parlamento italiano a recepire le norme eu­ropee perché «i tempi sono ma­turi ». Anche l’Italia insomma deve uniformarsi ai principi fondamentali della Carta dei di­ritti Ue, tra i quali il divieto «di ogni discriminazione fondata sul sesso». L’ultimo input è di ieri, con un’altra sentenza del­la Cassazione che ha stabilito la possibilità a un figlio nato fuori dal matrimonio, una vol­ta maggiorenne, di scegliere il cognome che preferisce, se tra i genitori non c’è accordo.

È il caso di un ragazzo di Salerno che, riconosciuto prima dalla madre e poi dal padre, ha dovu­to affrontare sette giudizi pri­ma di poter scegliere di mante­nere un solo cognome: quello della madre. «È una spinta im­portante per fare finalmente approvare la legge sul doppio cognome. Siamo ancora in una fase di dibattito, ma in tempi brevi si dovrebbe arrivare in aula per l’approvazione» con­ferma Alessandra Mussolini. Le soluzioni «tecniche» so­no varie, ma il comune deno­minatore è lo stesso: tutti sono d’accordo con l’idea che è arri­vato il momento di cambiare e introdurre il doppio cognome. Ora è da vedere con quale solu­zione. C’è chi propone piena li­bertà ai genitori di scegliere quale dei due cognomi utilizza­re, o se usarli entrambi (Garavi­ni, Pd) e chi preferisce rendere obbligatorio il doppio cogno­me, con la precedenza a quello del padre (Brugger, Svp). L’avvocato Bongiorno, presi­dente e relatore in commissio­ne, propone una soluzione «forte»: doppio cognome per legge e la coppia può decidere l’ordine. Se non si accorda, de­ciderà l’ordine alfabetico. «Te­mo che se andremo a dire che la novità sta nel fatto che si po­trà dare ai figli l’uno o l’altro cognome non cambierà niente — spiega Bongiorno —. È tal­mente radicata la consuetudi­ne di usare il cognome del pa­dre che il rischio è fare una leg­ge che in realtà non cambia niente, perché il meccanismo sarebbe confermato». Su una cosa sono comunque tutti d’ac­cordo: una volta scelto l’ordine dei cognomi per il primogeni­to eventuali fratelli e sorelle della stessa coppia manterran­no la stessa sequenza.

Corriere della Sera
Cristina Marrone
28 maggio 2009

Um comentário:

Unknown disse...

Boa noite!Eu gostaria de tirar uma dúvida:Na Itália as crianças são registradas somente com o nome do pai ou pode ser como no Brasil,usar os sobrenomes do pai e da mãe?Aqui no Brasil quando um menino tem o nome idêntico ao do pai, podemos usar Filho no final do nome ou Júnior. Na Itália isso é possível?
Grazie mille