MILANO - Silvio Berlusconi ha trascorso la notte meglio di quella precedente. È tranquillo anche se si è addormentato molto tardi, intorno all'una e mezza. Oggi sarà sottoposto ad altre visite mediche. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, in collegamento telefonico da Milano con il Tg1, informa sulle condizioni di salute del presidente del Consiglio ancora ricoverato all'Ospedale San Raffaele.
ALTRE AGGRESSIONI - All'intervistatrice che gli chiede se non abbia «paura di altre aggressioni» Bonaiuti risponde: «Certo, tutti noi temiamo proprio questo e glielo abbiamo detto altre volte, però togliere a Berlusconi il contatto con la gente, questo contatto umano che lo rende irripetibile rispetto ad altri vecchi leader politici sarebbe impossibile, non avremmo più il Berlusconi leone combattente che è sempre stato». «È la chiave del suo successo personale e del suo carisma», aggiunge Bonaiuti. «Sarà quindi una lotta titanica tra chi cercherà di dirgli "attento, prudenza", e lui che invece cercherà sempre di parlare con tutti e di dare attenzione a tutti». Il presidente ha ripreso a lavorare? Viene chiesto a Bonaiuti. «Anche questo è un problema perchè tenere lontano dal lavoro Berlusconi è un qualcosa di estremamente difficoltoso, è come quando arrivano le visite e si cerca di limitarle: lui vorrebbe vedere tutti e salutare tutti. Con il lavoro è uguale: lui ha vissuto tutta la vita lavorando, è un lavoratore nato, quindi togliergli la possibilità di lavorare significa togliergli qualche cosa che gli sta molto a cuore».
DIMISSIONI DOMANI DALL'OSPEDALE - Successivamente l'ospedale San Raffaele ha comunicato il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute del premier. Berlusconi dovrebbe essere dimesso domani, «con la raccomandazione di astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane». Lo ha detto il medico personale del presidente del Consiglio, Alberto Zangrillo.
CARTELLI E STRISCIONI - Sono numerosi i cartelli e gli striscioni che, all'esterno dell'ospedale, esprimono solidarietà al presidente del Consiglio. Sui cancelli dell'ingresso principale della struttura è stato appeso un grande striscione con scritto: «Forza presidente», firmato dalla Curva sud del Milan. Numerosi i cartelli, tra cui uno che recita: «La mia famiglia crede in te, presidente non darla vinta a quei balordi».
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