Ameglia, nello spezzino, è vittima della piena del fiume Magra, che ha esondato alle 4 del mattino
Cinquecento famiglie sgomberate a Santa Maria del Colle (Lucca). Bloccata l'autostrada Firenze-Pisa. Previste piogge abbondanti sul Centro-Sud dal pomeriggio di domani
ROMA - E' cessato alle 12 di oggi lo stato d'allerta annunciato dalla Protezione civile per le forti piogge in Liguria. Nel pomeriggio, infatti, è prevista una graduale attenuazione dei fenomeni, fino ad esaurimento, con rapide schiarite in estensione verso Est. Il mare rimane agitato, con probabili mareggiate sulle coste più esposte.
Le previsioni. Per domani sono previsti forti venti da Nord, suul versante adriatico, mentre dall'altra parte degli Appennini, ci sarà una prevalenza di correnti meridionali, sciroccali, con abbondanti piogge - a partire dal pomeriggio - su tutto il Centro-Sud. Forti raffiche e rinforzi di burrasca, si avranno in particolare sul Genovese ed il Savonese.
Dunque, dopo il freddo la pioggia. Il maltempo non ha dato tregua. In particolare in Liguria, Toscana settentrionale, Emilia Romagna occidentale, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Gulia e Trentino Alto Adige, dove c'è allerta per il rischio di valanghe. Oltre 1000 gli sfollati, infine, tra Liguria e Toscana, a causa di piene ed esondazioni.
Le piogge intense sulla Liguria. Frane e allegamenti in tutta la la regione, colpita da una eccezionale ondata di maltempo, con piogge intense che hanno messo in ginocchio soprattutto lo Spezzino. Tuttavia, da oggi alle 12, la Protezione civile ha annunciato la fine dello stato d'allerta. Nell'estremo Levante della regione la situazione più difficile è ad Ameglia, al confine con la Toscana, dove il fiume Magra ha superato gli argini costringendo i soccorritori della Protezione Civile ad attivare il piano d'evacuazione già predisposto ieri.
La prevista piena del fiume Magra, oltre settanta centimetri in più rispetto alla prima esondazione di due giorni fa, c'è stata, ma le case a rischio erano già state evacuate completamente. Di conseguenza i cinquecento abitanti dei piccoli borghi di Cafaggio, Fiumaretta, Bocca di Magra, sono stati evacuati: al momento sono ospiti di parenti e amici. Solo una quindicina i cittadini che si sono trasferiti ai due centri di "ammassamento" predisposti dalla Protezione Civile. Il fiume ha esondato alle quattro di questa mattina, allagando campi e strade e i piani bassi delle abitazioni.
Salvata una donna, due bimbe e 20 cani. E' accaduto nei pressi del fiume Magra, esondato da questa notte. In una casa, una donna con due bimbe è stata tratta in salvo, al piano superiore di una villetta allagata. La donna di 40 anni, in preda a crisi respiratorie, è stata soccorsa con un gommone dal personale del Soccorso Alpino della Spezia, in collaborazione con gli uomini del Centro Nautico Sommozzatori della Polizia di Stato.
Un medico è stato trasportato nella casa, la donna è stata visitata e rassicurata e poi trasferita, sempre in gommone, fino alla strada più vicina dove l'attendeva un'ambulanza. Salvataggio d'urgenza, sempre con l'aiuto di mezzi attrezzati, anche per venti cani di una pensione di Santo Stefano Magra, sempre nello Spezzino.
Esondazioni e sfollati anche in Toscana. Le forti piogge che si sono abbattute nella notte hanno provocato piene ed esondazioni anche nelle province di Pisa, Lucca, Massa, e Prato. A Lucca, a Santa Maria al Colle, il Serchio è tracimato e 500 famiglie sono state fatte sgomberare dalle loro case e soccorse dalla Protezione civile, alcune persone sono rimaste bloccate ai primi piani e sono state trasportate al sicuro dai mezzi dei vigili del fuoco.
Una trentina di famiglie, sempre per l'esondazione del Serchio, saranno evacuate anche a Vecchiano, in provincia di Pisa. Grave anche la situazione in Garfagnana, dove si sono verificate diverse frane, una sulla strada provinciale per Pescaglia, nel Comune di Castelnuovo, mentre un costone di roccia pericolante ha costretto la protezione civile ad evacuare 30 famiglie.
Bloccata l'autostrada Firenze-Pisa. E' stata chiusa in mattinata l'A11 Firenze-Pisa, all'altezza di Migliarino,al bivio con l'A12, per l'allagamento del manto stradale provocato dalle forti piogge della notte. I vigili del fuoco hanno soccorso con un elicottero, in quel tratto di strada, una decina di automobilisti che erano rimasti bloccati, oppure che avevano preferito non proseguire, viste le condizioni di non praticabilità dell'autostrada.
Le situazioni più delicate rimangono quelle di Pisa e Lucca, lungo il percorso del fiume Serchio. Operano nelle province colpite dal maltempo (Pisa, Lucca, Pistoia, Prato e Massa Carrara) sia le squadre dei pompieri che hanno lavorato durante la notte, sia le squadre del nuovo turno di oggi. Da Roma, sono state inviate due sezioni operative e da Bologna e Genova sono in appoggio due elicotteri.
Salta una donna in gravidanza. Una frana ha interrotto la strada che collega la Versilia e la Garfagnana. A causa di una frana che si era verificata nella notte sulla strada provinciale, all'altezza di Levigliani - nell'entroterra di Marina di Forte dei Marmi - una donna all'ottavo mese di gravidanza, che accusava dei dolori, è rimasta bloccata in auto, con il marito, mentre cercava di raggiungere dall'Alta Versilia l'ospedale a Luca di Camaiore. L'uomo ha chiamato il 118 e i soccorritori hanno trasportato a braccia la donna fino all'ambulanza superando i detriti che avevano invaso il manto stradale.
La zona, per il momento, è isolata e si raggiunge l'Alta Versilia dal versante della Lucchesia. Altre piccole frane si sono verificate sui versanti collinari di Camaiore e Massarosa dove comunque la situazione è sotto controllo. A Viareggio il vento forte ha abbattuto un albero sul viale dei Tigli. Allerta per i livelli del lago di Massaciuccoli e dei canali da parte del Consorzio di Bonifica Versilia-Massaciuccoli.
Danni e famiglie senza casa anche nella provincia di Prato: è esondato il torrente Calice: 15 famiglie sono state fatte sgomberare. Danni e problemi anche a Livorno.
Chiusa l'Aurelia. Fortissimi i disagi sull'Aurelia, bloccata da una frana a Punta Murena, tra Alassio e Albenga, in provincia di Savona. I pullman e le auto sono costrette a transitare sull'A10, lungo la Savona-Ventimiglia. In particolare, per raggiungere Laigueglia e Alassio sono due al momento le alternative. Oltre ad imboccare il casello di Andora e uscire a quello di Albenga per poi percorrere l'Aurelia Bis sino ad Alassio, l'altra strada è quella di Colla Micheri, decisamente più impegnativa e tortuosa che sbuca a Laigueglia. Ancora non è possibile stimare i tempi di riapertura.
Riaperta la statale Capo Mele. Sempre nel Savonese: era stata interrotta per tutta la notte da un movimento franoso. Timori anche per il fiume Centa ad Albenga, che per le forti piogge ha rischiato nella notte di esondare.
Frane nel Bresciano. Diverse frane e smottamenti si sono verificati a partire da ieri pomeriggio in provincia di Brescia, soprattutto in Val Camonica e Val Sabbia.
Una situazione particolarmente delicata è quella di Paisco Loveno, in Val Camonica, dove una frana ha di fatto isolato per ore il paese. Ora è stata parzialmente riaperta la strada in modo da consentire il passaggio in caso di eventuali emergenze.
E' stato poi necessario allontanare da casa a scopo precauzionale dopo una frana quattro famiglie a Berzo Demo, a scopo precauzionale. Per ore è rimasta chiusa la strada provinciale per il Passo dell'Aprica, in seguito a un'altra frana caduta all'altezza di Cortenedolo (Brescia). E lungo la Brescia-Edolo non è stata ancora ripristinata la circolazione ferroviaria dopo la frana di ieri sera a Sonico.
Piccoli smottamenti si sono verificati poi a Vestone e Gargnano, Comuni rispettivamente della Val Sabbia e del lago di Garda. E' infine monitorato il fiume Chiese a Gavardo e Vobarno per il rischio di esondazioni.
Trentino Alto Adige: pericolo valanghe. Il pericolo di valanghe in Trentino Alto Adige risulta da "marcato a forte", cioè di grado 3 e 4, su una scala che va da 1 a 5, a seconda delle zone. E' dunque fortemente sconsigliato lo sci fuoripista. Prudenza e elevata capacità di valutazione del pericolo locale è richiesta a chi intende comunque praticarlo.
Slavine nel Sarentino. In Alto Adige, in val Sarentino, alle 4 una slavina è scesa nella zona di Pennes, senza causare danni, e una seconda è caduta nella stessa area vicino ad una casa di montagna, travolgendo l'auto, vuota, parcheggiata accanto.
Un'altra slavina è poi scesa intorno alle 11 in val Senales, travolgendo un "gatto delle nevi", ma il guidatore è riuscito a mettersi in salvo. Tra le strade chiuse in Alto Adige, a causa delle condizioni meteo, c'è anche un tratto della statale dello Stelvio, dove c'è stata una valanga. Un'altra piccola slavina, s'è verificata verso il passo del Tonale in tarda mattinata in Trentino, senza conseguenze per persone: ha solo ostruito temporaneamente la strada, liberata dai vigili del fuoco subito dopo.
Domani in Trentino. E' previsto un deciso miglioramento delle condizioni meteorologiche, con vento di foehn dalla serata (cioè proveniente da Nord, dunque freddo, ma riscaldato per compressione sul versante sotto vento) in attenuazione dalla mattina e temperature in discesa, che torneranno sotto lo 0, con gelate mattutine.
Acqua alta a Venezia. Venezia ha vissuto una notte di Natale di alta marea, con una punta massima di 145 centimetri sul medio mare - ottava misura di sempre - raggiunti poco prima delle ore 4. Molti i disagi soprattutto sull'isola di Burano, dove praticamente tutti i primi piani delle abitazioni sono finiti sott'acqua.
Si è trattato della terza acqua alta consecutiva sopra il metro e 30 centimetri - 144 cm mercoledì, 133 ieri e oggi 145 - un evento, hanno spiegato dal centro maree del Comune, mai verificatosi prima.
Modena. A causa del maltempo dei giorni scorsi è in atto una nuova piena per i fiumi modenesi. Nella mattinata sono stati chiusi, sul Secchia, ponte Alto e ponte dell'Uccellino a Modena, ponte Motta a Cavezzo; sul Panaro chiuso il navicello vecchio a Nonantola.
Frane e strade chiuse. Il transito veicolare sul Capo Berta, tra Diano Marina e Imperia, è stato chiuso in entrambi i sensi di marcia intorno alle 18.40 a causa di una frana scesa sul versante imperiese. Sono presenti sul posto i vigili del fuoco e i volontari della Protezione Civile. Al momento l'unico modo per recarsi a Diano Marina è con l'autostrada dei Fiori.
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