sexta-feira, 16 de julho de 2010

Rossi è tornato: Classifica? Recupero non impossibile

CHEMNITZ - Rossi è tornato. La conferenza pre evento, con anche Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Dani Pedrosa, ha avuto un solo protagonista: Valentino. Tutti lo aspettavano, i suoi rivali, forse, speravano non venisse. Invece Rossi, aiutato dalle stampelle, è arrivato. «All'inizio - ha detto il nove volte campione del mondo - mi avevano detto che sarei dovuto stare fermo almeno 5 mesi. Ma io non gioco a calcio, vado in moto e tutti quelli che fanno questo sport sono abituati a guarire in fretta». Rossi sorride, è tornato nel suo mondo. «Mi mancavate - ha detto 'Vale' ai giornalisti - sono molto contento di essere qui. Mi mancava la moto, lavorare con il mio team, l'adrenalina. Sono molto appassionato del mio sport, ma la priorità è quella di stare bene, perchè voglio correre ancora per tanti anni».

SENSAIZONI - Come stai? gli chiedono tutti. «Qualche passo riesco a farlo senza stampelle - afferma Rossi - ma non posso camminare troppo. A vedere la gamba non si direbbe, ma la sensazione più brutta c'è stata dopo la caduta quando ho visto un piede in posizione normale e un altro appeso». A complicare la situazione c'è anche la spalla, infortunata in allenamento, che ancora non è a posto. «Sono molto più ottimista per la spalla. Nelle ultime due settimane ho potuto lavorare molto in piscina e la situazione è migliorata, ora bisognerà vedere come mi troverò in gara. Con la superbike che ho guidato le cose andavano abbastanza bene, ma quella è una moto diversa dalla Motogp. È più pesante, frena di meno. La M1 ha i freni in carbonio ed è molto più aggressiva sia in accelerazione che in frenata».

IL RIENTRO - Ma non è prematuro un rientro del genere a sole sei settimane dall'incidente? «Non è una cosa pazza - ha risposto Rossi - abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare. La riabilitazione è stata fatta in modo scrupoloso e muovo la caviglia al 90% così come il ginocchio. La tibia e il perone hanno cominciato a fare un pò di callo osseo e naturalmente poi il chiodo tiene la tibia in modo più stabile. Penso di poter guidare, ma questo per me è un riavvicinamento alla forma». Rossi dovrà però limitarsi per non correre eccessivi rischi. «Molto dipenderà da come mi sento in moto e dalle condizioni meteo - la sua considerazione -, se piove dovrò stare più attento, se ci fosse il sole per me sarebbe molto più importante che per gli altri, però devo vedere com'è. L'unico grande dubbio è se ce la faccio a fare tutta la gara perchè dopo un pò mi fa male il ginocchio e perdo un pò la forza».

LA RIABILITAZIONE - Il campione marchigiano ripercorre poi le tappe di questo recupero. «Dopo la caduta sono rimasto a Firenze e sono stato operato dal Dottor Buzzi che ha fatto un gran bel lavoro in camera operatoria. La tibia è stata perfettamente allineata e il giorno successivo sono stato di nuovo operato per chiudere la ferita causata dall'uscita dell'osso - racconta - Poi dopo qualche giorno sono arrivato a casa e lì ho potuto iniziare la riabilitazione. Più andavo avanti e più volevo tornare». Anche per i tifosi: «Mi hanno fatto un piacere immenso tutti i messaggi che arrivavano da ogni parte. Ringrazio tutti i miei tifosi. La gente era contenta di vedermi in moto il prima possibile, è stato bello. Poi ho iniziato anche la riabilitazione in piscina che ha molto aiutato».

CAMPIONATI MONDIALI - Il riposo forzato ha aiutato Rossi a seguire per intero il Mondiale di calcio. «Praticamente ho visto tutte le partite - rivela - il campionato del mondo è stato un mio grande amico in questo periodo. Ho guardato anche il Ghana e la Costa d'Avorio. Complimenti alla Spagna perchè se l'è meritato. Tra Spagna e Olanda non ho fatto il tifo per una o per l'altra, per me era indifferente». Ora però si torna al campionato che più conta, con un Lorenzo agguerritissimo. «Anche prima dell'incidente Lorenzo aveva dimostrato di essere il pilota più in forma, è andato molto forte. Recuperare il terreno perduto in classifica? Certamente è molto difficile, ma non è impossibile. Ci sono tante gare ancora da fare e 100 punti in 11 gare non è impossibile. Bisognerà vedere tante cose. Non sono tornato qui per rientrare in lotta per il mondiale, ma con le gare in moto non si sa mai. Nel 2006 hi recuperato 52 punti a Hayden in 6 gare. Quest'anno ho 4 zeri, ma l'anno scorso ho vinto il titolo con 3 zeri».
 
http://www.corrieredellosport.it/

Nenhum comentário: