Piero Longo, deputato Pdl e avvocato di
Berlusconi, si dice convinto che ''la grazia verrà prima o poi
formalmente richiesta''. ''L' agibilità politica - dice a Radio Capital -
è poi altra cosa ma se venisse chiesta e data la grazia ci potrebbero
essere novità perché questa può riguardare parzialmente la pena. Anche
le pene accessorie''.
Il fatto che la grazia possa essere
estesa anche alle pene accessorie, aggiunge Longo, "dipende dalla
decisione del Presidente della Repubblica, bisognerà vedere che tipo di
provvedimento di clemenza verrebbe eventualmente concesso". "Il governo
terrà senz'altro - aggiunge Longo - perché non ci sono alternative per
chi ha senso di responsabilità e io credo che il Pdl ne abbia e che ne
abbia il presidente Berlusconi". Se il governo non cade si arriverà al
voto del Senato sulla decadenza, ma Longo dice che in ogni caso
Berlusconi non uscirà di scena: "Farsi da parte significa non essere più
un punto di riferimento e io non credo che questo possa accadere".
Berlusconi: Stefàno, incandidabilità? Grazia non c'entra
- ''L'eventuale grazia che potrebbe concedere Napolitano non c'entra
nulla ai fini dell' incandidabilità perché la grazia interverrebbe
sull'esecuzione della pena principale e non sugli effetti della
condanna''. Lo afferma il presidente della Giunta per le Immunità Dario
Stefàno commentando la possibile richiesta di grazia da parte del Cav.
''Le parole di Napolitano si sono
limitate a chiarire, anche in fatto di grazia, quale sia la procedura ma
non aprono alcun nuovo scenario se non quello di chiarire quale sia la
legge'', aggiunge Stefàno. ''Rispetto al tema dell'incandidabilità -
prosegue - un'eventuale concessione della grazia non c'entra niente
perche' questa avrebbe effetti solo sull'esecuzione della pena
principale e non sugli effetti della condanna, che e' il dato giuridico
rilevante''. Quello della grazia, insomma, ''è un tema che nulla ha a
che vedere con l'incandidabilità che, per quanto riguarda l'attualità,
e' un'incandidabilità intervenuta e quindi e' materia della Giunta. Ma
per quanto riguarda il futuro dovranno sancire l'incandidabilità gli
organi che devono pronunciarsi sulle candidature e cioè l'ufficio
elettorale''. ''L'incandidabilità - conclude Stefàno - alla luce di
quanto previsto dalla legge Severino, è un effetto della condanna e come
tale resta a prescindere dal fatto che poi tu la condanna la sconti in
carcere, agli arresti domiciliari o all'affidamento in prova ai servizi
sociali...''.
www.ansa.it
Nenhum comentário:
Postar um comentário