Roma - Un micro cuore artificiale, lungo appena 5 centimetri e largo 1, mai utilizzato in precedenza e arrivato direttamente dagli Stati Uniti grazie ad un permesso speciale della Food and drug Administration e all'autorizzazione del ministero della Salute, ha salvato un bambino di 16 mesi, che era in gravi condizioni e che non sarebbe sopravvissuto in attesa del trapianto di cuore. Otto ore di intervento, due mesi fa all'ospoedale pediatrico Bambino Gesu'. Una sorta di 'record mondiale', spiegano i sanitari in una conferenza stampa considerato che si tratta del piccolo cuore artificiale mai impiantato su un essere umano, nonostante che il dispositivo sia ancora in fase di sperimentazione nell'ambito di un programma di ricerca americano del National Institutes health. ''L'intervento era di estrema complessita' ma attualmente, a 2 mesi dall'intervento, il bambino, che successivamente e' stato poi sottoposto a trapianto cardiaco, sta bene e gode di ottima salute'', spiega Antonio Amedeo, responsabile di unita' di progetto assistenza meccanica del Bambin Gesu'. Il piccolo cuore artificiale che ha il peso di 5 monete da un centesimo ed e' composto da una pompa al titanio di 11 grammi capace di sostenere una portata fino ad 1,5 litri di sangue al minuto, e' stato applicato in urgenza sul piccolo, affetto da miocardiopatia dilatativa con una grave infezione del sistema di assistenza ventricolare precedentemente impiantato. Il bambino, aggiunge Antonio Amedeo, aveva un'infezione che e' avanzata attraverso le cannule fino al torace. Un tipo di complicanza purtroppo infausta. E dunque a quel punto l'unica soluzione era quella di rimuovere il cuore artificiale infetto, con tutte le cannule e di intervenire immediatamente utilizzando questo prototipo sperimentale''. Il dispositivo impiantato e' rimasto in funzione per 13 giorni; il tempo necessario per eliminare l'infezione e attendere un trapianto di cuore compatibile da donatore. Il centro trapianti del Bambin Gesu' e' ''un centro di assoluta eccellenza europea, che coniuga l'attivita' trapiantologica per tutti gli organi ad un impegno etico, di servizio e di grandissima professionalita', ha affermato il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa.
www.ansa.it
Nenhum comentário:
Postar um comentário